venerdì 21 settembre 2012

Roma in un libro: Emozioni a Roma con Pirandello.

   Il grande drammaturgo siciliano Pirandello rivive
in "Novelle romane" che ci parla di una Roma non lontana
da noi nel tempo e di personaggi qualsiasi, sempre in
bilico tra normalità e pazzia, tra ricerca di senso e
crisi d'identità. Il grande scrittore si dimostra così
capace di guardare l'uomo contemporaneo nella sua
follia e nella sua ingenuità.

   Pirandello svolge una ricerca inesausta sull'identità
della persona nei suoi aspetti più profondi, dai quali
dipendono sia la concezione che ogni persona ha di sè,
sia le relazioni che intrattierne con gli altri.
Influenzato dalla filosofia irrazionalistica di fine
secolo, in particolare di Bergson, Pirandello ritiene
che l'universo sia in continuo divenire e che la vita
sia dominata da una mobilità inesauribile. L'uomo è in balia
di questo flusso dominato dal caso, ma a differenza degli
altri esseri viventi tenta inutilmente di opporsi
costruendo forme fisse, nelle quali potersi riconoscere
ma che finiscono con il legarlo a maschere in cui non può
riconoscersi o alle quali è costretto a identificarsi
per dare comunque un senso alla propria esistenza.

Casa natale di Pirandello in località Caos,
ad Agrigento in Sicilia.

   Pirandello ha abitato a Roma ed è morto in città il
10 dicembre 1936. Ha avuto un legame particolare con
Soriano nel Cimino dove amava trascorrere lunghi periodi
di riposo in una casa immersa nei boschi dei monti Cimini.
Pirandello con Eduardo De Filippo.

   Premio Nobel per la letteratura nel 1934, alla sua
morte i familiari rifiutarono i funerali di Stato e
rispettando le sue volontà non volle persone al suo
funerale, nemmeno di famiglia, il suo corpo venne
cremato.

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