Alla splendida Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale
è in corso in questi giorni una interessante mostra su Gerardo Dottori,
artista del Novecento che ci permette di scoprire o riscoprire l'aeropittura,
movimento artistico italiano del primo dopoguerra che voleva dipingere
il mondo visto da un aereo in volo. Erano anni in cui l'Italia compiva un
grande sforzo per estendere l'aviazione civile anche perché le sue colonie,
principalmente la Libia, necessitavano di comunicazioni rapide per un loro
veloce sviluppo. Si tratta di un movimento artistico che si poneva come
continuatore del Futurismo, infatti si chiamò anche Secondo Futurismo. In
questa pittura gli artisti ritrovarono gli stessi stimoli del Futurismo:
dinamismo, velocità e attrazione verso la macchina come segno del futuro.
Gerardo Dottori, Il motociclista, 1914.
Gerardo Dottori, La corsa, 1925.
Con Dottori aderirono al movimento anche Balla, Depero, Prampolini, Fillia,
Tato, Benedetta Marinetti e altri. Dottori rimase fedele a questo
movimento artistico fino alla fine della sua esistenza.
L'importanza di questa mostra sta anche nel fatto che per realizzarla
sono state ritrovate opere che si credevano perse e altre sono state
riunite per la prima volta. Fra le non tante opere esposte interessa
a noi amanti della nostra città i bozzetti preparatori della perduta
decorazione murale dell'Idroscalo di Ostia, importante luogo di
sperimentazioni aeree a cui l'Italia teneva tanto negli anni Venti e
Trenta. Di questo luogo restano solo alcune foto.
Progetti di affreschi per l'interno dell'edificio
dell'idroscalo di Ostia.
Tutte le foto di questo post sono di Piero Tucci.
Le opere di Gerardo Dottori sono presenti nella collezione stabile
della Gnam, tra queste ricordiamo il "Trittico" del 1934, opera di grandi
dimensioni che domina uno dei saloni, "Paesaggio con tre arcobaleni visto
dall'alto (Miracolo di luci volante)" del 1932 e "Paese umbro" del 1932.
Fino al 20 gennaio, la Galleria si trova in via Crispi 24, è aperta
tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10 alle ore 18.
e l'affresco di Tato "Festa dei gagliardetti" che fine ha fatto ?
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