venerdì 22 febbraio 2013

Acciaio, travertino e duecentomila volumi nel cuore di Roma.


   Dopo l'Ara Pacis di Meyer e l'aula di Aymonino nei musei capitolini,
quella che contiene il Marco Aurelio, c'è un altro edificio contemporaneo
nel cuore della città storica che ha aperto al pubblico dal primo febbraio,
è la biblioteca Hertziana all'interno del palazzetto Zuccari in via
Gregoriana (vicinissima a Trinità de Monti).
   Dopo un decennio di lavori e 23 milioni di euro di cui 17 pubblici,
ecco riaprire un luogo della cultura nel centro, ecco un intervento di
arte contemporanea in una zona super tutelata dalla soprintendenza.
L'architetto che ha ristrutturato la biblioteca è lo spagnolo Juan
Navarro Baldeweg, un archistar come si dice oggi.

   All'interno del palazzetto Zuccari, o casa dei Mosti, si trova una
costruzione d'acciaio e cristallo che si sostiene su pali interrati
a 45 metri grazie ad una sorta di ponte sotterraneo sospeso sui
ritrovamenti degli Horti di Lucullo con ambienti dipinti, vasi e sculture.

   Il palazzetto Zuccari, o casa dei Mostri, fu voluto per se e la sua
famiglia dal pittore Federico Zuccari (è il pittore che ha realizzato
il Giudizio Universale all'interno della cupola di Santa Maria del Fiore
a Firenze) alla fine del Cinquecento. Ha questo nome curioso "dei Mostri"
perchè il portone e le finestre sembrano bocche spalancate di spaventosi
mostri. Un'opera davvero singolare.
Le foto di casa Zuccari sono state
scattate da Piero Tucci.


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