A dispetto delle previsioni meteo, oggi è stata una bella giornata invernale, mite e a tratti con il sole. Oggi si è svolta la Pedalata della memoria che doveva tenersi domenica scorsa 27 gennaio ma non è stato possibile per motivi organizzativi. L'itinerario ha toccato i punti più significativi della Resistenza romana, ha avuto vari punti di partenza, l'autore di questo blog ha aderito al corteo che partiva da villa Lazzaroni, ma l'immagine ricordo di questa giornata è senz'altro quella delle Fosse Ardeatine, dove sono confluiti tutti i vari gruppi che da vari punti della città hanno aderito all'iniziativa organizzata dalla Uisp e patrocinata da alcuni municipi romani.
Eccoci alla partenza da
villa Lazzaroni.
Prima tappa le Fosse Ardeatine,
un luogo commovente.
Quest'anno, per la prima volta,
siamo passati per il Cavalcaferrovia Ostiense
intitolato a Settimia Spizzichino,
unica superstite romana dai campi di concentramento,
tra i deportati del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943.
Eccoci a porta San Paolo,
altro luogo simbolo della Resistenza romana,
qui popolo ed esercito ha tentato di opporre una difesa
all'avanzata dei tedeschi il 9 settembre 1943.
In questo punto ho contato i partecipanti,
eravamo 132.
Eccoci a via Tasso, sede del comando delle SS
e del carcere, oggi museo della Liberazione,
altro luogo in cui ci si sofferma quando si
compie la pedalata della memoria.
Ancora una immagine di via Tasso.
Un funzionario del museo si è
rivolto ai ciclisti convenuti per l'occasione.
Eccoci in via di San Giovanni in Laterano,
detta la Gay street romana. Molti omosessuali
vennero deportati e uccisi nei campi di concentramento.
Ultima tappa: il Portico d'Ottavia,
storico ghetto ebraico di Roma,
oggi la piazza porta l'intitolazione:
piazza 16 ottobre 1943
in ricordo della deportazione degli ebrei.
Concludiamo con il saluto delle autorità.
Una bella giornata che resterà nel ricordo di tutti!
Grazie all'amico Mauro per il contributo fotografico.
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