Eccoci alla partenza di largo Corrado Ricci.
Prima tappa la chiesa di San Benedetto in Piscinula.
In questa piazza si trova la chiesa con il
campanile più piccolo di Roma, la campana più piccola della città (diametro 45
cm) e al tempo stesso la più antica (su di essa è inciso l’anno della fusione
1069), si tratta della chiesetta di San Benedetto in Piscinula.
Qui sorgeva la casa degli Anicii, la
famiglia del santo di Norcia. La chiesa sembra sia stata fondata da San
Benedetto stesso nel 543. Nel piccolo atrio San Benedetto in un affresco del
sec. XIII, a sinistra porta cosmatesca che immette a un sacello a pianta
quadrata detto "Cella di San Benedetto", con quattro antiche colonne
agli angoli sostenenti la volta a crociera. Interno basilicale a tre navate
sostenute da quattro colonne antiche per lato, pavimento cosmatesco; dietro
l'altare maggiore San Benedetto in trono, tavola del sec. XIV.
Nell'atrio della chiesa una pietra di epoca romana riutilizzata nel medioevo
per la pavimentazione della chiesa stessa. Si vedono le linee per il gioco del filetto.
Seconda tappa a via della Penitenza dove si trova il teatro più piccolo di Roma.
Al civico 3 si trova il più piccolo teatro di
Roma, si chiama “Stanze segrete” che porta avanti una programmazione
strettamente legata a testi letterari e poetici. E’ stato fondato nel 1992 da
Aurora Cafagna, oggi il direttore artistico è Ennio Coltorti. Si tratta di
un’unica stanza di circa 40 posti, un salotto che permette un’esperienza
particolare, superando la barriera tra attori e pubblico, quindi un piccolo
spazio per grandi emozioni.
Si pedala verso Panico, sosta per ricompattare il gruppo
sul ponte Principe Amedeo Savoia Aosta.
Terza tappa alla casa più piccola di Roma e d'Italia.
Si tratta di un appartamento minuscolo, il più
piccolo d’Italia, dice il proprietario, completamente ristrutturato,
ammobiliato in maniera moderna ed efficiente, dotato di tutti i confort, tra
ponte Sant’Angelo e corso Vittorio. Meno di dieci metri quadrati ma con cucina,
bagno, doccia, un soppalco con letto matrimoniale, tv, lavatrice, collegamento
hi-wi. Un nido per due.
Quarta tappa, via del Pellegrino.
Al
civico 18 si trova una galleria d’arte con un record strabiliante, in 15 mq si
trova lo spazio per esporre quadri, sculture, installazioni. Stiamo parlando
della galleria Minima, ospita mostre di arte contemporanea in pochi metri
quadrati. Di certo qui non si ha il tempo di annoiarsi.
Quinta tappa: il cinema più piccolo di Roma.
Nel cuore del parco più bello di Roma - villa Borghese - si
trova il cinema dei Piccoli, creato nel 1934, è tutto costruito in legno, con una programmazione tutta dedicata ai bambini,
vi è posto solo per 63 persone. Per un certo tempo è stato chiamato anche “Casa
di Topolino”, finché la Disney ha vietato l’uso del nome del proprio
personaggio.
Di fronte si trova la Casina delle Rose
oggi Casa del Cinema. Il volto
attuale si deve a Luigi Canina (1834), venne data in affitto e divenne
un'osteria, i bombardamenti del 1849 la danneggiarono e si pensò di abbatterla.
Fu ristrutturata come luogo di ristoro elegante e sede di spettacoli di musica
all'aperto. Venne usata come stalla e rivendita di latte e prodotti caseari,
nel 1903 con il passaggio della proprietà al Comune di Roma continuò il suo uso
a latteria. Negli anni Trenta divenne un ristorante di lusso con la
denominazione di "Casina delle Rose". Negli anni della Dolce Vita,
vista la vicinanza con via Veneto divenne un dancing con il nome "La lucciola".
Dal 1976 è stata per molti anni in abbandono per un contenzioso legale solo
recentemente risolto e quindi adibita a Casa del Cinema per iniziativa del
sindaco Veltroni (lavori dal 2001 grazie alla legge 396/90 per Roma Capitale,
inaugurazione nel settembre 2004) Dal 2006 la Casa del Cinema ospita un punto
vendita dvd di programmi e film della Rai. In conseguenza di ciò le piazze che
la circondano sono state intitolate ad Anna Magnani e Marcello Mastroianni.
Sesta e ultima tappa: il santuario più piccolo d'Italia.
In
un vicolo strettissimo si trova la cappella della Madonna dell’Archetto, il più
piccolo santuario mariano di Roma. Fu voluta dalla famiglia Savorelli
Papazzurri alla metà dell’Ottocento per ospitare l’immagine della Madonna molto
venerata (dipinta su pietra nel 1690 da Domenico Muratori, allievo dei
Carracci), pare che abbia mosso gli occhi almeno in un paio di occasioni. La
cappella è stata progettata da Virginio Vespignani in stile neorinascimentale,
gli affreschi sono di Costantino Brumidi, un nome che a noi non dice nulla,
invece in America sì. Visto che in Italia non aveva successo decise di emigrare
negli Usa dove ebbe l’incarico di dipingere la cupola del Campidoglio di
Washington con l’apoteosi di George Washington. Per la serie: “nessuno è
profeta in patria”.
A questo punto una bella foto ricordo ci sta proprio bene!
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