venerdì 26 giugno 2015

Un secolo visto attraverso il rapporto tra aziende e creatività artistica

   La Galleria Nazionale d'Arte Moderna propone sempre mostre molto interessanti e realizzate sempre con pochi soldi. I tagli non colpiscono solo gli ospedali, le scuole, i comuni ma anche il mondo della cultura. Eppure, nonostante ciò, la Gnam è capace di proporre mostre molto interessanti. Questa volta si è superata. Da ieri è possibile vedere una mostra davvero unica nel suo genere.


   La mostra si intitola Corporate Art che letteralmente significa "Arte aziendale", il sottotitolo rende più esplicito il contenuto della mostra: "L'azienda come oggetto d'arte". Non si tratta di una mostra che vuole esporre le collezioni d'arte di alcune aziende italiane, ad esempio la Bnl possiede una importante collezione d'arte. Non è questo. L'azienda è presa come soggetto e tema.


   Nei primi decenni del Novecento vi fruono ben noti cartelloni pubblicitari realizzati da Leonetto Cappiello, Giuseppe Riccobaldi e Sergio Franciscone. Alla metà del Novecento ecco apparire i dipinti realizzati per la Esso da Renzo Vespignani, Giuseppe Santomaso, Enrico Paulucci e le creazioni di Mario Mafai, Renato Guttuso, Mino Macccari e Mimmo Paldino per l'azienda Strega. Si arriva così alle ultime opere di Marco Lodola e Flavio Favelli per la fabbri, di Ugo Nespolo per la Caffarel e la Vespa personalizzata della Piaggio sempre di Ugo Nespolo.
   Una mostra originale, diversa, da non perdere.



Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti 131, dalle 8,30 alle 19,30; chiusa il lunedì. Fino all'11 ottobre.

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