Se amiamo Roma certamente siamo stati almeno una volta a visitare le catacombe. Con molta probabilità abbiamo visto le catacombe di San Callisto, le più grandi, le meglio conservate, le più frequentate dai turisti. Per chi ha sempre abitato nel quartiere Appio-Latino, la passeggiata in Caffarella, poi prolungata nei prati che sovrastano le catacombe, era una pratica abituale.
Adesso abbiamo un motivo in più per tornarci, nella cappella centrale sono stati trovati inediti affreschi sulla volta intorno
all’immagine di Orfeo, qui decorazioni floreali in rosso cinabro, verde
vegetale e azzurrite, uccelli e un mostro marino. Lo scavo del pavimento ha
messo in luce nuove tombe davanti alla cripta dei papi (il pavimento è ora
ricoperto da una lastra di vetro). Il cubicolo in origine era molto più ampio,
una sorta di satellite della sala dei papi, qui tumulati vescovi e presbiteri.
Il ritrovamento della sepoltura di un longobardo è la dimostrazione che il
luogo era ancora visitato nell’VIII secolo.
Oltre a tutto ciò è stato inaugurato il museo
della Torretta, un edificio completamente ristrutturato, già deposito, qui esposta una selezione di 150 opere del
III e IV secolo, anche sarcofagi recuperati dai carabinieri.
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