giovedì 16 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria d'arte che vedi nella foto.


Nella foto di ieri la galleria d'Arte Lorcan O'Neill in via Orti d'Alibert 14..
     La galleria si trova a Trastevere presso via della Lungara e Regina Coeli. Fra gli artisti che espongono con frequenza in questa sede ci sono: Francesco Clemente (Napoli 1952, uno dei maggiori artisti della transavanguardia teorizzata da Achille Bonito Oliva, ha compiuto un viaggio in India, vivendo in povertà nei templi buddisti, ha attraversato a piedi l’Afghanistan, le sue opere sono nei maggiori musei del mondo, tra questi alla Gnam “Senza titolo” ritratto di un uomo con il dito insanguinato), Martin Creed, Tracey Emin, Anselm Kiefer (sue opere nei maggiori musei  del mondo, tra questi al MAXXI), Masbedo, Luigi Ontani (di Grizzana Morandi 1943, considera il corpo un’opera d’arte, la sua può definirsi boky art, Ha esposto alla Biennale di Venezia, sue opere nei maggiori musei del mondo, tra questi Il Guggenheim di New York, al Pompidou di Parigi, al MAXXI “Le ore” la sua immagine fotografica con vari costumi che hanno riflessi della cultura dell’estremo oriente, alla GNAM “Meditazione d’apres de la Tour”), Emilio Prini, Pietro Ruffo.
     La galleria è in procinto di aprire un’altra sede in via dei Catinari 3, presso via Arenula; c’è stata una preapertura in giugno 2013 con la mostra di Martin Creed[1].
     “E’ forse la più in di Roma, i suoi vernissage sono  veri e propri evnti mondani, durante i quali si fanno conoscenze interessanti tra un aperitivo e l’altro nel grazioso cortile di fronte alla galleria. L’ambiente è variegato e giovane, con una tendenza al glam-fashion: artisti, critici, amanti d’arte o semplicemente amanti della mondanità”[2].

     La via degli Orti d’Alibert è così chiamata dalle proprietà del conte Giacomo di questa famiglia autore anche della costruzione del teatro Alibert a Tor di Nona. Alla fine del Seicento qui esistevano dei giardini artistici della famiglia Alibert che avevano il casino nella parte più alta e quindi sovrastavano i giardini stessi. Di questi giardini nulla resta, al suo posto delle serre di un commerciante di fiori.


[1] Galleria Lorcan O’Neill. Tutte le notizie da lorcanoneill.com, exibart.com, artribune.com.
[2] Questo capoverso è una citazione dall’articolo di Emanuela De Notaris dal titolo “A spasso nell’arte”, pubblicato in Pit giovani n.2 del 2005.

Nessun commento:

Posta un commento