Nella foto di ieri la galleria d'arte "L'Attico" in via del Paradiso, nei pressi di Campo de' Fiori.
La Galleria L’Attico è una galleria
d’Avanguardia che ha svolto un ruolo di primo piano negli anni Sessanta e
Settanta, venne creata da Bruno e dal figlio Fabio Sargentini, contribuì a
lanciare artisti di fama internazionale, alcuni ancora viventi, come Pino
Pascali, Janis Kounellis, Gino De Dominicis e Luigi Ontani.
La galleria venne fondata nel
1957 in piazza di Spagna 20, vide le esposizioni di Fautrier, Fontana,
Leoncillo, Capogrossi, Magritte, Pascali, Kounellis e Sebastian Matta. Nel 1969
si trasferì in via Beccaria 22, fuori porta del Popolo, in un garage, qui
ebbero luogo le esposizioni di Kounellis con i suoi cavalli, Mario Merz, Eliseo
Mattiacci, Vito Acconci, Sol LeWitt, la prima mostra personale di Gino De
Dominicis, e le “sculture” di Tinguely. Questa sede espositiva concluse la sua
attività con l’allagamento della stessa (50.000 litri) ad opera di Pino
Pascali: “Il mare”. Nel 1972 la galleria si trasferì in un attico di via del
Paradiso presso Campo de’Fiori, qui si tennero concerti, videoproiezioni,
spettacoli di danza. Si ebbero personali di Kounellis, Gilbert & George,
Sol Lewitt, Boetti, Chia, Ontani, Nunzio e Pizzicannella.
Il MACRO di via Nizza si è
aperto al pubblico con una mostra su “L’Attico”, in una saletta video, che
precedeva la mostra, proponeva un’intervista a Fabio Sargentini, importante
gallerista romano che rinnovò la scena artista capitolina. Si vedeva la
galleria nella sede di piazza di Spagna, poi di via Beccaria fuori porta del
Popolo in un garage, la sede di via del Paradiso (Campo de Fiori), gli
interventi di Pino Pascali, Simone Forte, Kounellis, Mattiacci, Merz, Rinke
Beyus, Gilbert & George, Paolini, Ontani, De Dominicis, Sol Lewitt,
Smithson che fa cadere il catrame da una collina (land art) fino alle
performance degli americani. Si vedeva l’allagamento del garage di via
Beccaria, il “Mare” di Pascali.
Oltrepassata la porta di
Massimo Bartolini (Cecina 1962), nella sala si trovavano le foto dei
protagonisti e delle mostre dei 12 anni di vita della galleria, anche la
saracinesca originale del garage di via Beccaria. Foto di Claudio Abate,
testimone oculare degli avvenimenti. Sul celebre fiore di Kounellis sono
proiettate immagini filmate del luogo.
Sopra le cassettiere grande
foto con “Lo zodiaco” di Gino De Dominicis, in tale occasione l’artista portò
animali nella galleria d’arte. Visibile una grande foto di Pino Pascali
sdraiato e vestito di nero. Sulla prima cassettiera, lato interno, primo
cassetto centrale: foto di Tinguely e Palma Bucarelli con la scultura oggi alla
Gnam del bidone con marchingegno azionabile dai visitatori per percuoterlo. Notare
la foto di Rubiu, Sargentini e Mattiacci a Berna nel 1969.
La
Galleria “L’Attico” è aperta tutti i
giorni dalle ore 17 alle ore 20, chiusa la domenica[1].
La via (come la piazza) prendono il nome
da una delle poche locande medioevali che ancora sussistono a Roma. Ne esisteva
una grande e una piccola detta Paradiso Miccinello. Dal 1445 possiamo risalire
a tutti i proprietari delle due locande (nel 1790 lapiccola scompare). Una
lapide ricorda che nella locanda grande soggiornò il vescovo Giuseppe Melchiorre
Sarto poi papa San Pio X (1903-14). L’insegna è ancora esistente ai numeri 46,
47 e 47°, ora si chiama Trattoria del Paradiso, mentre l’albergo è su via dei
Chiavari. Nella piazza una Madonna con Bambino di fattura Settecentesca.
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