Nell'immagine di ieri il fontanone del Gianicolo.
La fontana dell’Acqua Paola, chiamata dai romani
“Fontanone”, è la mostra terminale dell’acquedotto dell’Acqua Paola,
ripristinato tra il 1608 e il 1610 da papa Paolo V Borghese, in quanto le zone sulla sponda destra del Tevere
(Trastevere, Borgo e il Vaticano stesso) erano scarsamente dotate di acqua
potabile. Si trattava di ripristinare l’acquedotto di Traiano che captava
l’acqua dal lago di Bracciano, i lavori terminarono nel 1610. La fontana fu
progettata da Giovanni
Fontana in collaborazione con Flaminio Ponzio avendo come modello la mostra
dell’acquedotto Felice. Si divide in due parti separate da una linea
immaginaria orizzontale, nella parte inferiore vi sono tre arcate più alte e
larghe delle due laterali leggermente arretrate, le arcate sono separate da
colonne su pilastri. All’interno delle tre arcate centrali, invece di statue,
si trovano tre finestroni per consentire una parziale visione del giardino
botanico che all’epoca si trovava dietro il fontanone. La metà superiore è
occupata da una grande iscrizione che ricorda la riattivazione dell’acquedotto,
al di sopra un grande stemma pontificio sorretto da due angeli scolpiti da
Ippolito Buzio.
Gran parte dei marmi per
realizzare l’opera provengono dal foro di Nerva. Il progetto originario del
Fontana venne modificato per volere del papa Alessandro VIII che commissionò l’opera al nipote
di Giovanni, Carlo Fontana. A memoria di tale intervento, nella volta dell’arco
centrale venne posizionato lo stemma del papa e una iscrizione commemorativa. In
occasione di tali lavori venne creato il piazzale antistante con un colossale
lavoro di terrazzamento, prima la fontana era a strapiombo sulla città.
Lavori di restauro si resero necessari
dopo i combattimenti sul Gianicolo per la Repubblica Romana nel 1859, altri nel
2002-04.
Il Fontanone è stato spesso protagonista
nel cinema e negli spot pubblicitari, ricordiamo: Tre soldi nella fontana del
1954, Trastevere del 1971, Un’australiana a Roma del 1987, Stasera a casa di
Alice (1990), La grande bellezza (2013). Anche uno spot pubblicitario di una
compagnia telefonica con Cristian De Sica. E’ questa la fontana a cui fa
riferimento Antonello Venditti nella canzone “Roma capoccia” (1972): “Quanto
sei bella Roma quann’è sera, quanno la luna se specchia dentro ar fontanone…”.
Nessun commento:
Posta un commento