domenica 10 aprile 2016

Pedalando alla scoperta dell'architettura razionalista a Roma

Splendida giornata di sole oggi a Roma, con gli amici di VediROMAinbici siamo andati alla scoperta dell'architettura razionalista, in particolare nel quartiere dell'EUR. Eravamo una ventina / venticinque di persone. Bravissimo il nostro amico Arnaldo che ci ha fatto da guida nella passeggiata.
 Eccoci davanti al Palazzo dei Congressi, prima tappa nel nostro giro all'EUR.

Opera di Adalberto Libera del 1938 ma terminato nel 1942. Autore dell’ufficio postale di via Marmorata, del quartiere Ina Casa orizzontale Tuscolano a via Selinunte, il Villaggio Olimpico (in coll.), il quartiere di Casal Palocco (in coll.), il quartiere Incis a Decima. Notevolissimo per originale concezione architettonica, modernità impianti e completezza di servizi. Portico di ingresso, nucleo centrale a forma di cubo di 40 metri di lato. Ardita volta a crociera che poggia solo sugli spigoli, quattro lunettoni lasciano passare la luce. Sulla terrazza un teatro pensile. Il salone ha una cubatura superiore a quella del Pantheon! Due fontane fiancheggiano il piazzale di ingresso. Fra le persone impegnate nella costruzione dell’Eur si racconta che il colonnato che caratterizza la facciata fu fatto realizzare da Piacentini all’insaputa di Libera.

     Il palazzo è stato spesso set cinematografico, tra questi si ricorda “La dolce vita” di Federico Fellini del 1961, in cui il palazzo diventa un ospedale e ne “Il conformista” del 1970 di Bernardo Bertolucci. Fellini diceva: “L’Eur è un quartiere molto congeniale a chi fa di professione il rappresentante di immagini”.

   Seconda tappa al PALAZZO DELL’ENTE AUTONOMO EUR del 1937, di Gaetano Minnucci (autore della Casa della Gioventù Italiana all’Aventino e a Monte Sacro, della Centrale Idroelettrica di Castel Giubileo, della facoltà di Economia della Sapienza e del Policlinico Gemelli). Al centro della strada, davanti al palazzo, si trovano due vasche circolari con getti multicolori notturni. Precedono l’ingresso due statue di leoni che divorano uomini – cavallo. Davanti al palazzo sul lato di via Ciro il Grande si trovano tre bacini ricolmi d’acqua contornati di mosaici di Gino Severini (Cortona 1883-1966, un suo quadro alla Gnam, nella sala di De Chirico) e altri. Sullo stesso lato la statua il Genio dello Sport di Italo Griselli (Apollo, sua statua nel giardino delle fontane alla Gnam). L’androne presanta il rilievo di Publio Morbiducci “La storia di Roma attraverso le opere edilizie”. All’interno è conservato un plastico del quartiere. Su questa facciata si trova la scritta: “La terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del Tirreno”. Questo fu il primo palazzo ad essere costruito. Recentemente è stato esplorato e reso accessibile il bunker antiaereo (da Repubblica).

 
Terza tappa al PALAZZO DELLA CIVILTA’ DEL LAVORO, già Palazzo della Civiltà Italica, detto Colosseo Quadrato, di Guerrini, Bruno La Padula e Mario Romano. L’edificio presenta 6 ordini di 9 arcate su 4 lati, in tutto 216 arcate, è alto 68 metri,  alla base si trovano quattro gruppi statuari “I dioscuri” di Publio Morbiducci e Alberto Felci. In cima una scritta si ripete sui quattro lati: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. Nell’ottobre 2007 è stato completato – dopo tre anni di lavori - il restauro esterno, costato 13 milioni, il palazzo è stato illuminato, non succedeva dal 1953. Ora inizia il restauro dell’interno dove verrà allestito il museo dell’audiovisivo, la discoteca di Stato, l’emeroteca e la mostra permanente del made in Italy, con una ricca esposizione enologica (da Repubblica). Attualmente la piazza, denominata Quadrato della Concordia è occupata dal cantiere.

    Nella rivista Meridiani dedicata a Roma vengono messe a confronto quattro tele di De Chirico con altrettanti scorci del quartiere, in particolare con la sagoma imponenete del Colosseo Quadrato, le sue arcate e i suoi gaganti di pietra, ma anche con il palazzo dei Congressi (da Meridiani. Roma. Anno IV n. 17, settembre 1991).

     Il palazzo è stato spesso set per riprese cinematografiche. Appare nel film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini del 1945, in “Le tentazioni del dott. Antonio”, episodio del film Boccaccio 70 di Federico Fellini con Peppino De Filippo e Anita Ekberg, in “Hudson Hawk” del 1991 con Bruce Willis e in “Titus” di Julie Taymor del 1999 (da: Roma, Il grande set, Apt).

 
     Ultima tappa nel quartiere è stata la CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO, posta sul luogo più alto del quartiere. Opera dell’arch. Arnaldo Foschini (a lui si devono: l’ingresso monumentale alla Città Universitaria, la sistemazione di Corso Rinascimento, il ministero degli Esteri alla Farnesina con altri e il nuovo ospedale di San Giovanni) e aiuti tra cui Tullio Rossi. Ai piedi della scalinata le statue colossali di San Pietro di D. Ponzi e San Paolo di F. Nagni. Chiesa a pianta centrale, un dado con i quattro bracci sporgenti. La cupola semisferica (di 28 metri di altezza senza la lanterna), la più grande di Roma dopo quella di San Pietro, poggia su un tamburo con finestre rotonde. La cupola fu realizzata nel 1953 (da pannello all’interno della chiesa che ha belle foto della chiesa in costruzione). In cima (m.72) un “angelo” in bronzo di Carmelo Abbate. Le valve bronzee del portale sono una delle maggiori opere di Giovanni Prini scompartite in dieci pannelli con figure dei santi e otto scene della loro vita.

     Nella nicchia posta sulla facciata si trova l’altorilievo “La consegna delle chiavi” di Giovanni Prini, nel nicchione di destra “La crocifissione di San Pietro” di Alessandro Monteleone, nel nicchione di sinistra “La decollazione di San Paolo” di Carlo Pini, mentre sul fronte absidale è posta “La caduta di San Paolo” di Venanzio Crocetti. Duilio Cambellotti è autore dei due amboni gettati in bronzo, all’interno della Chiesa, notare il lampadario circolare in ferro battuto. Giuseppe Graziosi ha realizzato il grande crocifisso sull’altare maggiore. Secondo wikipedia –voce Eur - sarebbe stata concepita come mausoleo di Mussolini.

 Abbiamo terminato l'itinerario con una visita alla Centralità Eur Castellaccio dove sorge il Centro Commerciale EurRoma2 e i due recenti grattacieli Euroskytower e Torre Europarco. Grazie anche al nostro amico Bruno che ci ha parlato della tecnica costruttiva utilizzata dall'ing. Pierluigi Nervi nella costruzione del Palazzo dello Sport oggi Palalottomatica.


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