giovedì 26 gennaio 2017

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il teatro che vedi sotto.
Nella foto di ieri il teatro Jovinelli che si trova 
in via Guglielmo Pepe, a due passi da piazza Vittorio.
     E' un teatro destinato alle rappresentazioni comiche, dovuto all'impresario Giuseppe Jovinelli che volle un teatro di varietà degno di essere parogonato a quelli di prosa. L'inaugurazione avvenne il 3 marzo 1909.
     Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale si esibirono cantanti (anche in duetti), attori comici, danzatrici, acrobati e trasformisti. Tra i nomi più famosi abbiamo Raffaele Viviani ed Ettore Petrolini che qui ebbe la sua prima scrittura importante nel 1910.
     Negli anni del primo dopoguerra si esibì su questo palco il grande Totò, ebbe un grande pubblico e vi rimase fino al 1921. L'attore raccontò il suo incontro con l'impresario in "Siamo uomini o caporali". Subendo la concorrenza del cinema si trasformò in avanspettacolo e iniziò il declino.
     Nel dopoguerra fu anche sede di incontri di pugilato, negli anni Cinquanta assunse il nome di Ambra Jovinelli e fu sede di avanspettacolo. Con la concorrenza della televisione divenne sede di spettacoli di spogliarello seguiti da film erotici, negli anni Settanta era un cinema a luci rosse.
     Il 29 aprile 1982 un incendio, dovuto a cause tecniche, bruciò l'intero teatro, subì un lungo periodo di abbandono finchè nel 1990 la famiglia Jovinelli mise in vendita la struttura che fu acquistata da una società milanese. Un gruppo di artisti e intellettuali si mobilitarono per salvarlo. Nel 1997 la Sovrintendenza mise un vincolo sullo stabile finchè il 25 gennaio 2001 venne riaperto al pubblico dopo un accurato restauro. La direzione artistica venne affidata a Serena Dandini.
     Fra gli artisti di questa nuova gestione si ricordano: Ascanio Celestini, Lillo e Greg, Francesc Reggiani, Neri Marcorè, Valerio Mastandrea, Vincenzo Salemme, Giorgio Panariello, Lella Costa, Daniele Luttazzi, Angela Finocchiaro, Claudia Gerini, Silvio Orlando, Massimo Wertmuller.

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