domenica 13 dicembre 2020

Le stazioni di Roma e la loro storia secolare

 Mattinata in bici, con temperatura bassa ma un bel sole a riscaldarci. Siamo andati in giro per Roma a conoscere la storia delle stazioni e delle linee ferroviarie che partono dalla nostra città. Una storia che ha ormai 160 anni.

Prima tappa: la vecchia stazione Trastevere. In viale Trastevere n. 46, dopo il ministero della Pubblica Istruzione, prima di via Ippolito Nievo, sul lato sinistro della strada per chi esce da Roma, si trova un villino del 1905 costruito dove sorgeva la stazione di Trastevere, la seconda di Roma, inaugurata nel 1859 e rimasta in funzione fino alla costruzione della odierna stazione di Trastevere (1910 piazza Flavio Biondo). La prima stazione di Roma era fuori porta Maggiore per la linea ferroviaria che conduceva a Frascati, quindi a Ceprano. Dopo questa data fu utilizzata come scalo merci, restano i piloni di passaggio della linea ferroviaria su via Portuense. Vi ha avuto sede l'Istituto Sperimentale delle Ferrovie dello Stato, nel giardino era in mostra una locomotiva a vapore posata su un troncone di rotaia, era la locomotiva n. 625/101 che faceva servizio sulla Roma Civitavecchia. Da oltre dieci anni l'istituto è stato trasferito in via di Portonaccio. Attualmente è in abbandono.


Seconda tappa: stazione Ostiense. Si trova in piazzale dei Partigiani, vi fermano i treni diretti all'aeroporto di Fiumicino e quelli della linea Civitavecchia - Pisa. Costruita nel 1938 per la visita di Hitler in Italia su progetto dell'arch. Roberto Narducci. Ma, essendo di materiali precari perché costruita a tempi di record, fu ricostruita subito dopo. Il fabbricato copre una superficie di 5.600 mq. Il rivestimento esterno è in lastre di travertino levigato, mentre per gli interni e i pavimenti sono stati prevalentemente impiegati marmi policromi dell'Apuania. Sul pavimento sono presenti mosaici con tessere bianche e nere che raffigurano vari episodi della storia di Roma da Enea che lascia Cartagine alla basilica di San Pietro. Sulla facciata "Bellerofonte e Pegaso" di Francesco Nagni del 1940. In un anno passano per questa stazione oltre 5 milioni di passeggeri. E' la terza stazione di Roma per movimento passeggeri. Nel 2012 tale edificio è stato trasformato in Eataly, il super marchio del gusto italiano.     Eataly è una creatura dell'imprenditore piemontese Oscar Farinetti, comprende 20 botteghe del gusto, 20 ristoranti e 20 aule didattiche. E' il più grande megastore dedicato ai cibi e alle bevande di qualità, accoglie a turno i grandi chef, i migliori mastri birrai e i più famosi maestri pasticceri italiani. "Si può cenare con 10 € come con 100. Vogliamo convincere la gente che mangiar bene non è un lusso" dice Oscar Farinetti che il 27 gennaio 2007 tagliò il nastro della prima struttura a Torino. Da allora in poi ha aperto altre sedi a Milano (ottobre 2007), a Tokyo (settembre 2008), a Bologna (dicembre 2008), a New York nell'estate 2010. A Roma non poteva mancare Eataly, è all'altezza della capitale: 17.000 mq, si calcolano 7 milioni di visitatori l'anno. Si tratta di quattro piani uniti da ascensori e scale mobili. Nell'Air Terminal dell'Ostiense ha avuto sede dal 2012 la stazione di Italo, il treno rosso della Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori) di Luca Cordero di Montezemolo, il primo operatore privato italiano sulla rete alta velocità che fa capo ad una cordata di azionisti con Della Valle, Punzo e il già citato Cordero di Montezemolo (questi hanno il 33% della società). Oggi la sede centrale è a viale del Policlinico 149. Adesso vi ha sede Ikea.

Terza tappa: stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma Ostia.      E' la stazione della ferrovia Roma Lido, è una stazione di testa. La stazione venne progettata da Marcello Piacentini[1] e costruita tra il 1921 e il 1924, la ferrovia venne costruita tra il 1916 e il 1924, nei primissimi lavori vennero utilizzati anche prigionieri austriaci. Il 10 agosto 1924 avvenne l'inaugurazione della ferrovia Roma - Lido (con una corsa speciale a cui prese parte Benito Mussolini), era a binario doppio, (locomotiva a vapore per il viaggio inaugurale fornita dalle ferrovie dello stato seguita da quattro vagoni, un bagagliaio e una carrozza panoramica, impiegò un’ora e undici minuti), ma godeva della trazione elettrica, assenza di passaggi a livello e i marciapiedi alti all'inglese per agevolare l'ingresso dei viaggiatori.  E’ la prima ferrovia in Italia ad avere i marciapiedi alti quanto i pavimenti dei convogli. Il 21 aprile 1925 viene attivata la trazione elettrica e il doppio binario, tempo di percorrenza 50 minuti.     Ad Ostia vi era una stazione uguale a questa di porta San Paolo che venne distrutta dai tedeschi in fuga. La nuova stazione di Ostia Centro risale al 4 giugno 1951 nell'atrio è stata posta la lapide della vecchia stazione ed una nuova che ricorda questa vicenda. Nel 1932 venne sperimentata una automotrice su pneumatici progettata dalla Michelin, era mossa da un motore diesel che la faceva arrivare a 100 Km/h. Consumava 22 litri ogni 100 Km. Oggi la maggior parte delle vetture ha l’aria condizionata.   L'atrio si è conservato come era all'inaugurazione. Un grande arco sovrasta la biglietteria e precede i marciapiedi con i binari, tale arco presenta un cassettonato esagonale che richiama quello della basilica di Massenzio (ma in quel caso è ottagonale e tre volte incassato). Grandi graffiti in bianco e nero di soggetto marino vogliono imitare i mosaici dell'antica Roma, sono opera dell'artista fiorentino Giulio Rossi. Nell'atrio una lapide riporta un verso di D'Annunzio sul rapporto tra Roma e il mare. Da notare le pensiline dei marciapiedi completamente in cemento armato, una novità per Roma.


Quarta tappa: stazione Tiburtina.      Si trova nel piazzale omonimo tra i quartieri Nomentano e Pietralata. Vi transitano molti i treni a lunga percorrenza in direzione Nord - Sud. E' la stazione dell'alta velocità di Roma. Inaugurata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 28 novembre 2011, in quell'occasione la stazione è stata intitolata a Cavour e all'interno si trova una stele alta 20 metri che pesa 13 t con il discorso del capo di governo per l'insediamento del primo parlamento del regno d'Italia nel quale si dichiarava che Roma era la capitale irrinunciabile dell'Italia. E' costata tre anni di lavori per 322 milioni di investimento, di cui 170 solo per la stazione. Un incendio, nel luglio 2011, rallentò la fine dei lavori.

    Costruita su progetto dell'arch. Paolo Desideri si compone di una doppia piastra che scavalca i binari, si tratta in pratica di un ponte che riunisce i quartieri Nomentano e Pietralata, tale ponte è lungo 360 metri, largo 60 e si erge  nove metri sopra i binari. Ha al suo interno otto "bolle", come le chiama il progettista per i servizi, a vederle dal ponte sulla Tiburtina sembra che nuotano appese alla piastra superiore. I vetri hanno serigrafie diverse perché ogni tessera deve filtrare il sole in modo diverso per garantire un microclima giusto. La stazione ha 7.000 mq di vetrate esterne, per la sua costruzione sono state necessarie 13.000 t di acciaio, a pieno regime da qui passano 500 treni al giorno, di cui 140 freccia rossa e argento, 38 di lunga percorrenza, 140.000 passeggeri al giorno. La stazione è dotata di 52 scale mobili, 29 ascensori e 20 binari.

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