lunedì 7 dicembre 2020

Una fogna di oltre 2.000 anni ancora funzionante

 

     Gli antichi romani furono bravissimi nel costruire le strade, gli acquedotti, lasciarono un segno nella storia dell’umanità, gli altri popoli impararono da loro. Ma qual è la più antica fogna di Roma? E’ la cloaca massima, ancora in funzione. Possiamo vedere un ingresso alla cloaca nel Foro Romano, un altro ingresso è davanti alla chiesa di San Giorgio al Velabro, vicino all’arco di Giano, ma per vederla veramente, non possiamo far altro che andare dove la cloaca massima finisce, cioè al Tevere, mettendoci su ponte Palatino (quello che noi romani chiamiamo ponte Inglese, perché su di esso le auto transitano sulla sinistra), con le spalle a Trastevere. Da qui vediamo bene il punto in cui la cloaca si getta nel Tevere. Fu costruita alla fine del VI secolo a.C. sembra sotto Tarquinio Prisco (è chiara l’influenza etrusca, anche il nome del re tradisce l’origine etrusca), l’arco è una invenzione etrusca. Inizialmente era un fosso scoperto, poi venne coperto per urbanizzare l’area del Foro Romano. Nasceva nella Suburra (oggi il rione Monti), attraversava il Foro Romano, il Velabro e il Foro Boario. Oggi il Tevere ha perso la sua poesia, ma basta vedere un acquerello di Ettore Roesler Franz per ricostruire come era il punto in cui la cloaca si gettava nel Tevere.



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