sabato 12 dicembre 2020

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.

Nella foto di ieri piazza Caprera nei pressi di corso Trieste e via Nomentana.

     Vero luogo di pace, “un cerchio perfetto dove i pensieri cattivi non riescono a seguirci, un incanto capace di respingere i malumori che accompagnano le nostre giornate… mi ha sempre fatto pensare a quella piazza romana di cui si favoleggiava ne Il segno del comando… forse vera, forse solo sognata…è circondata da villini degli anni Trenta, tutti abitati e stranamente silenziosi, come se la gente che li popola si muovesse in punta di piedi…il punto migliore per godersi questa pace sospesa è di sicuro il baretto sotto il minuscolo porticato, ci possiamo sedere a uno dei quattro tavolini e aprire un libro: la penombra a poco a poco cancellerà le parole … mentre l’alcol di un Campari soda le mescolerà alle parole che abbiamo nella testa. Chiudiamo tranquillamente il libro, allunghiamo le gambe e i pensieri nuovi. Un cane attraversa la piazza, un bambino gioca con l’acqua della fontana, noi stiamo bene, quasi bene.” (Marco Lodoli 25 maggio 2003). La sera, dopo cena, la piazza è luogo di incontro dei giovani del quartiere che quasi la occupano tutta.

     Il quartiere di piazza Caprera è stato pianificato da Gustavo Giovannoni (1873 -1947),  autore dello stabilimento della birra Peroni a via Alessandria, la città giardino Aniene e la borgata della Garbatella (da Irene de Gutty, Guida di Roma Moderna, ed. De Luca, 1989).

     Nella piazza e nel ristorante sono state girate alcune scene del film “Scusate se esisto” (2014) di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Raoul Bova, ispirato al progetto dell’arch. Guendalina Salimei per la riqualificazione di Corviale.

     Al centro una fontana moderna, un piccolo caffé con i tavolini sotto un portico sul lato nord, vicino un ristorante: Caprera, dove prima c’era una tintoria, i coniugi Nicoletta e Fabio De Rossi hanno creato questo ristorante, lei una scultrice allieva di Emilio Greco, lui un ingegnere sono diventati ristoratori per passione; si serve solo pesce fresco, il cuoco Gianni Daga è sardo. Mai chiusura settimanale, chiuso in agosto e gennaio, dispone di 80 posti, spesa media € 60. Da: I ristoranti di Roma, Repubblica, 2007/08. Sulla piazza affacciano un villino delle Suore Francescane del Cristo Re con annessa scuola dell’infanzia e un altro villino sede dell’Istituto di Studi Superiori privato Gabriele d’Annunzio.

     La fontana è opera di Jacques Zwobada (1900-1967) artista francese di origine ceca vissuto in viale Gorizia, le statue sono un dono della figlia Anna al comune di Roma (da targa murata nel pavimento e da wikipedia).  In piazza Caprera 2,  in un villino del 1907, notare le decorazioni in maiolica sopra le finestre.


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