Nella foto di ieri il monumento a Giuseppe Gioacchino Belli, opera di Michele Tripisciano (1913), che si trova nella piazza omonima di Trastevere.
Venne realizzato da pubblica sottoscrizione e con l'autorizzazione e il
contributo del sindaco di Roma Nathan. Il poeta è raffigurato sul ponte dei
Quattro Capi mentre, appoggiato alla spalletta, osserva i romani che a sera
ritornano dai campi nelle loro case. Le ironiche battute del popolo, le facce,
le espressioni, servivano da spunto al poeta per i suoi sonetti. Il bastone del
poeta era originariamente in legno, siccome venne ripetutamente rubato, per
averlo come souvenir, si decise di sostituirlo con uno in ferro dipinto di
nero, in modo da somigliare al legno. Alla base si trova una personificazione
del Tevere, sul retro la statua parlante di Pasquino attorniata da popolani,
alle estremità due fontane gemelle con mascheroni che raffigurano la Poesia
(quello verso il Tevere), la Satira l'altro.
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