La Scalinata fu progettata da Francesco De Sanctis (1723-26) che certamente si è ispirato al porto di Ripetta disegnato da Alessandro Specchi) e finanziata con un lascito dell’ambasciatore francese Stefano Gueffier.
Si articola in una
successione di rampe di 12 gradini ciascuna (in totale 138) che si restringono,
si allargano e si dividono in branche, con andamento rettilineo e poligonale,
concavo e convesso. All’inizio, si trovano i cippi con i gigli di Francia e le
aquile di Innocenzo XIII Conti. Fino a non molti anni fa qui erano i posteggi dei
fiorai con i caratteristici ombrelloni (in maggio tutta la scalinata è
infiorata con le azalee). A destra la casina rossa dove morì nel 1821 il
poeta inglese John Keats, con piccolo museo dedicato anche a Shelley
A sinistra Babington’s, celebre sala da tè nella quale si respira un’aria inglese, esiste dal 1893. Nel primo terrazzo viene allestito un presepio ispirata alla Roma sparita di Franz. A metà salita due branche laterali in curva portano a un’ampia terrazza cinta da balaustrata, dopo la quale due ultime branche a tenaglia sboccano in piazza Trinità dei Monti dalla cui balaustrata si ha un bellissimo panorama sulla città. Nell’Ottocento ai piedi della scalinata sostavano le ragazze di Anticoli Corrado che vendevano fiori e facevano da modelle ai pittori di via Margutta.
A sinistra Babington’s, celebre sala da tè nella quale si respira un’aria inglese, esiste dal 1893. Nel primo terrazzo viene allestito un presepio ispirata alla Roma sparita di Franz. A metà salita due branche laterali in curva portano a un’ampia terrazza cinta da balaustrata, dopo la quale due ultime branche a tenaglia sboccano in piazza Trinità dei Monti dalla cui balaustrata si ha un bellissimo panorama sulla città. Nell’Ottocento ai piedi della scalinata sostavano le ragazze di Anticoli Corrado che vendevano fiori e facevano da modelle ai pittori di via Margutta.
Lungo la
scalinata si trovano due grandi iscrizioni in latino, entrambe del 1725, la più
alta recita: “Regnando Benedetto XIII Pontefice Massimo, Re Luigi XV,
attraverso il suo ambasciatore, provvide a fornire questa marmorea scala a
comodità del popolo”. Ma non esistendo il nome Luigi in latino, nome dei
franchi, quindi di un barbaro si è sostituita con un altro nome di fantasia:
Ludovico.
La seconda
recita: “Questa magnifica scala, che qui si può ammirare, fatta per recare non
esigua comodità ed ornamento al regio convento e alla città, venne ideata e
dotata di un lascito testamentario dal nobile francese Stefano Gueffier, il
quale, dopo aver curato egregiamente gli affari francesi presso vari pontefici
ed importanti principi, morì a Roma il 30 giugno 1661. Questa scalinata
rinviata per molte difficoltà, fu deliberata la prima volta sotto Clemente XI,
allorchè vennero esaminati modelli e disegni; stabilita sotto Innocenzo XIII,
affidata alla cura ed iniziata dal generale correttore dei Minimi di San
Francesco di Paola (Bernardo Monsinat) e finalmente terminata sotto Benedetto
XIII, felicemente regnante nell’anno santo 1725”.
In estate si tengono sfilate di
moda, il 14.11.08 Laura Pausini ha presentato il suo ultimo cd in questo luogo
ed annunciato il suo imminente matrimonio. Dal 2008 un ascensore, ad uso della
metropolitana, porta in cima alla scalinata. Il 16 gennaio 2008 lo pseudo
artista Graziano Cecchin ha fatto cadere sulla scalinata mezzo milione di
palline rosse. Nel 2002 centinaia di uova di Pasqua giganti, sistemate sulla
scalinata, hanno reclamizzato questo prodotto. Ultimo restauro nel 1995.
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