La storica sede di via Alessandria.
La fabbrica è nata il 6 ottobre del 1890, oggi fattura 30 milioni e dà lavoro a 70 dipendenti fissi e 20 stagionali. Il primo negozio è stato aperto in via Principe Amedeo, poi sono venuti quello a via del Corso, piazza Colonna, via Nazionale e San Lorenzo. La produzione dal 1906 era fuori porta Pia, in via Alessandria, angolo corso Trieste (ora al suo posto c'è uno strano palazzo che al primo piano ha i garage), in una zona dove c'era anche la Birra Peroni. Un libro, presentato dall'erede della dinastia di imprenditori, ripercorre la sua storia. Durante la guerra, o meglio con la liberazione di Roma da parte degli anglo americani, la fabbrica venne requisita dall'esercito vincitore e doveva produrre biscotti per i soldati alleati. Penso che sia stato un buon affare per i nostri biscotti. Io ricordo quando i biscotti si vendevano sfusi, il fornaio li prendeva con le mani da una grande scatola di cartone a forma di cubo e coperta da carta oleata. Metteva i biscotti in una busta del pane e li vendeva a peso. Oggi solo confezionati, mi sembra giusto, sono buone norme igieniche. Ma mi sembra che sia io che la mia generazione non si è estinta per malattie infettive.
Le foto sono tratte dal sito:
biscottigentilini.it che ringrazio.
Oggi la fabbrica è sulla via Tiburtina (possiede anche un museo) e quando ti avvicini c'è un forte odore di vaniglia, o di cornetto, fate voi; insomma è proprio piacevole passare di lì. Il piacere di mangiare un Osvego o un Novellino, rimane sempre lo stesso. Buon compleanno Gentilini.
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