Figlio di un minatore di origine irlandese, si
iscrisse dopo la guerra alla Scuola d'Arte di Leeds e quindi al Royal College
di Londra. Frequentò assiduamente il British Museum e il Museo di Scienze
Naturali interessandosi alla cultura arcaica e classica e insime studiando le
forme naturali.
Nel 1925
con una borsa di studio si recò in Francia, in Italia e in Spagna. Ne ritornò
con un bagaglio di conoscenze e di interessi che spaziavano dalla rivoluzione
cubista (Brancusi, Modigliani, Lipchitz e Zadkine) all'arte del Rinascimento;
Moore raggiunse il suo stile attraverso una elaborazione lentissima di tutte
queste esperienze, il cui retroterra culturale è profondamento umanistico. Dopo
questo viaggio le sculture hanno un'impronta arcaica e i temi che resteranno a
lui cari: il corpo sdraiato e la donna con bambino.
Intono al
1935 si avvicinò al surrealismo, a cui presto aderì partecipando alla msotra
londinese del 1936. Collaborò al manifesto Circe, accanto agli astrattisti Naum
Gabo e Ben Nicholson. In realtà nelle opere realizzate tra il 1930 e il 1940 si
riscontrano sia elementi irrazionali propri del surrealismo, sia un sistema di
calcolo costruttivo tipico del più rigoroso astrattismo.
Fin dal
1934 Moore aveva cominciato a scavare nella materia delle cavità che a partire
dal 1940, prendono la stessa importanza delle masse e via via si allargano fino
a separare di netto i corpi. La scala delle sue opere si fa monumentale, anche
in funzione della sua collocazione all'aperto. Realizzò 67 disegni sui ricoveri
antiaerei di Londra.
A Parigi,
nella sede dell'Unesco "Figura distesa", 1958. Sue sculture nei
giardini della fondazione Cini a Venezia. Alla Gnam: "Figura distesa", 1954, bronzo.
Nell'immagine in alto l'ingresso alle Terme di Diocleziano.
Qui sopra l'opera di Moore presente alla Gnam.
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