lunedì 18 luglio 2016

I comunisti al governo del Campidoglio

   Negli anni Settanta il Pci arrivò al governo di Roma con tre sindaci che si alternarono sulla poltrona più importante dell'aula Giulio Cesare: Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli e Ugo Vetere. Furono anni importanti, di grandi cambiamenti che lasciarono un segno importante nella nostra città.
   Vennero aperte al pubblico villa Torlonia, villa Lazzaroni, villa Lais, villa Carpegna espropriati 80 ettari del parco della Caffarella, venne creata l'Estate Romana, una serie di iniziative culturali per rendere viva la città nei mesi estivi a vantaggio di chi in vacanza non ci poteva andare (qui il merito va dato all'assessore alla cultura Renato Nicolini), aprì la metro A, la prima vera metropolitana di Roma, realizzato il quartiere di Tor Bella Monaca, realizzato il parcheggio sotterraneo di villa Borghese dotato di un collegamento con piazza di Spagna, aperto il viadotto Magliana-Eur, aperto un altro tratto dell'acquedotto del Peschiera (le Capore), nacque la seconda Università, quella di Tor Vergata, aperti tanti centri anziani e tanti asili nido, demoliti gli ultimi borghetti (ad esempio quello del Mandrione e le demolite le ultime baracche al borghetto Latino).
L'immagine di copertina del libro
è tratta dal sito internet della casa editrice che ringrazio.

   Adesso abbiamo un bel libro di Paolo Ciofi, dal titolo Del governo della città, ed. Bordeaux che ricostruisce quegli anni importanti anche per gli avvenimenti politici più grandi che accaddero allora: l'uccisione di Aldo Moro, l'attentato a Giovanni Paolo II. Un libro da leggere e meditare.

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