giovedì 7 luglio 2016

Parco di Tor Fiscale di sera


Alle ore 20,30 di domani, venerdì 8 luglio, il parco di Tor Fiscale si anima per la quarta edizione della rassegna di concerti dal vivo sotto le stelle . La serata sarà dedicata al ballo popolare con pizziche, tammuriate e saltarelli. Ingresso da via dell'Acquedotto Alessandrino 120.
     Il parco è stato inaugurato ad aprile 2001, si tratta di una delle aree archeologiche più interessanti e meno conosciute di Roma. Fa parte del Parco Regionale dell’Appia Antica dal 2005, quando la giunta regionale (presidente Piero Marrazzo) approvò una delibera in tal senso.
     Per raggiungerlo dobbiamo prendere dalla via Appia Nuova, la via di Tor Fiscale, in fondo ad essa ecco il parco con la grande torre spostata sulla destra. Tor Fiscale è una magnifica costruzione del XIII secolo alta circa 30 metri, costruita proprio nel punto in cui si incrociavano gli acquedotti Marcio e Claudio in modo che si potesse rilevare maggiormente. Detta anche Torre Branca, dal nome del tesoriere (fiscale) proprietario delle vigne della zona nel secolo XVII, permetteva il controllo della via Latina e di un vasto tratto di campagna romana. La torre è situata all’incirca al IV miglio della via Latina. Anche a monte di Tor Fiscale gli acquedotti Marcio e Claudio si intersecano nuovamente tra loro, racchiudento uno spazio trapezoidale. Questo luogo così singolare porta ancora oggi il nome di Campo Barbarico perchè nell'assedio di Roma del 539 da parte dei Goti di Totila, questi, per controllare le vie di accesso alla città tenuta da Belisario, costruirono proprio qui un campo trincerato, utilizzando la particolare conformazione degli acquedotti e chiudendo con pietre e terra le luci. L’area era delimitata dall’acquedotto Marcio (oggi Felice) e da quello Claudio, i vertici erano Tor Fiscale e dove oggi passa via del Quadraro. All’interno passava la via Latina.
     Nel Seicento la torre e la tenuta divennero proprietà del fiscale o tesoriere pontificio Filippo Foppi che nel 1650 chiese al Capitolo Lateranense che venisse deviata parte dell’Acqua Mariana per irrigare la sua vigna.

     La torre venne realizzata con la tecnica a blocchetti che prevedeva l’uso di piccoli blocchi rettagnolari di peperino, alternati spesso a corsi di laterizi, ben rifiniti sulla fronte tanto da garantire un gradevole aspetto esteriore. L’interno era suddiviso in tre piani oggi non più conservati, si conserva la copertura originaria. La torre recintata all’esterno da un muro di cinta che in parte si conserva nell’angolo sud-ovest, lungo il sentiero che la fiancheggia, dove passava la marrana.
     Scrive lo storico Procopio: "Esistono ancora oggi due acquedotti tra la via Latina e la via Appia, molto alti e per lungo percorso rilevati su archi. Questi acquedotti, alla distanza di 50 stadi da Roma, vengono ad incontrarsi, volgendo poi in senso contrario, così che quello che prima era sulla destra passa alla sinistra, riunendosi poi ancora e riprendendo il precedente percorso. I barbari, stipati con pietre e fango la parte inferiore dei fornici diedero al luogo la forma di castello ponendovi così un presidio di non meno di 7.000 uomini perchè controllassero che i nemici non introducessero in città vettovaglie".


     Nei pressi è stato restaurato un casale (2012), che per comodità chiameremo CASALE DI TOR FISCALE, oggi è adibito a ristorante aperto il sabato e la domenica, al di sotto di esso è visibile un impianto termale riferibile ad una villa suburbana dell’età imperiale a lungo frequentata.  Un altro casale è diventato museo del parco. E' presente un punto informativo del parco.
     Nei pressi si trova una FUNGAIA ancora oggi utilizzata con questo scopo ed aperta al pubblico su prenotazione. Sembra che nel sottosuolo si sviluppino bel 11 Km di gallerie scavate in antico per l’estrazione del tufo e della pozzolana. Nel primo Novecento queste gallerie vennero utilizzate per il ricovero del bestiame, tra il 1943 e il 1944 come rifugio antiareo e per attività legate alla Resistenza (quest’ultima informazione sul chilometraggio delle gallerie sotterranee e la funzione delle fungaie da: Paolo Montanari, cit, pag. 139).
     Nel giugno 2015 è stato terminato il restauro degli acquedotti presenti nel parco e della stessa Tor Fiscale.

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