domenica 16 febbraio 2020

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il ciborio che vedi sotto.

Nella foto di ieri il cero pasquale della Basilica di San Paolo fuori le Mura.

   A destra dell’altare maggiore della Basilica di San Paolo fuori le Mura si trova il CANDELABRO PER IL CERO PASQUALE, firmato da Nicolò di Angelo e Pietro Vassalletto[1], del XII sec. Alto ben m 5,60, la base è formata da quattro coppie di animali mostruosi con corpo felino e teste di uomo, donna, ariete e felino, fra cui siedono quattro donne che ne abbracciano il collo. Il fusto è diviso in sei parti, la prima con motivi vegetali, le tre successive con scene della Passione di Gesù, fino alla sua assunzione in cielo; le ultime due con intrecci vegetali. Sotto la coppa chimere e mostri. E’ stato completamente restaurato nel 2000.


[1] Vassalletto. Una famiglia di costruttori e marmorari romani attivi dalla seconda metà del XII secolo fino alla fine del XIII, periodo di massima fioritura dell’arte cosmatesca. Dividono con la famiglia dei Cosmati  la celebrità per la decorazione architettonica di chiese, basiliche, porticati, chiostri. Loro il leone ai Santi Apostoli, il chiostro di San Paolo fuori le Mura e il candelabro pasquale. La cattedra, il candelabro tortile e il ciborio del Duomo di Anagni. Il chiostro di San Giovanni in Laterano la schola cantorum della chiesa di San Saba, il nartece di San Lorenzo fuori le mura.

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