Nella foto di ieri il chiostro di San Paolo fuori le Mura.
Miracolosamente scampato all’incendio del 1823, il chiostro è una
splendida testimonianza dell’arte dei marmorari romani. Rispetto a quello di
San Giovanni in Laterano è meno omogeneo poiché tre lati sono stati realizzati
nel 1208-14, mentre il lato adiacente alla chiesa fu concluso 15 anni più
tardi. Quest’ultimo, opera dei
Vassalletto (gli stessi del chiostro di San Giovanni, questo nel quale
ci troviamo è più piccolo ma più ricco), presenta una maggiore ricchezza
decorativa.
Entrando nel chiostro spiccano le colonnine binate (lisce, ottagone, a
spirale, talune con intarsi a mosaico). Queste colonnine sostengono gli
archetti a pieno centro, sopra i quali corre una trabeazione ornata di
splendidi intarsi marmorei policromi e di mosaici.
Tra
le immagini rappresentate vi sono addirittura riferimenti all’arte etrusca, vi
si trova difatti una chimera, figura mitologica con testa di leone, un’altra
testa di capra sul dorso e la coda di serpente. Vi si possono ravvisare degli
ammonimenti ai monaci come nella scena del lupo vestito da monaco a scuola che
alla lettera A associa l’agnello, con riferimento alle distrazioni dei
religiosi rispetto agli obblighi monastici. La scena è visibile nel terzo
pennacchio esterno della prima campata destra. Sui tre lati del chiostro non
adiacenti alla chiesa corre una iscrizione a lettere blu su fondo oro: “…
studiano, leggono e pregano i monaci. Il chiostro che rinchiude i monaci prende
il nome da chiudere e, in giubilo con Cristo, si rinserra la pia torma dei fratelli…”.
Vi
sono conservati frammenti architettonici provenienti dall’antica basilica e
reperti archeologici del vicino sepolcreto Ostiense, notevoli il sarcofago di Pietro di Leone del sec. III,
riutilizzato nel sec. XII (nel secondo lato, dedicato a monumenti pagani,
con rilievi raffiguranti Apollo e le Muse, Apollo che scortica Marsia, Apollo
che suona la lira; posteriormente tre navi con amorini e delfini, un faro), la statua di Bonifacio IX Tomacelli e, sulla parete prima
dell’accesso alla pinacoteca, il frammento di sarcofago con Cristo tra gli
apostoli che porge un rotolo spiegato a San Pietro.
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