giovedì 16 ottobre 2014

Il Festival del Film di Roma è iniziato. Nella prima giornata un omaggio a Gino Bartali.

Gino Bartali, grande campioni di ciclismo, grande uomo. Lo sapevamo, anche da uno sceneggiato tv che ha percorso la sua vita che durante la guerra ha salvato la vita a molti ebrei portando documenti falsi che servivano a dare una nuova identità agli ebrei.
Gino Bartali in una foto 
tratta da it.wikipedia.org che si ringrazia.

   Questa sera, per l'anniversario del rastrellamento del ghetto verrà proiettato il documentario di Oren Jacoby dal titolo "My italian secret. Gli eroi dimenticati" che racconta tra le altre la storia di Giovanni Borromeo, medico del Fatebenefratelli che nascose gli ebrei all'interno dell'ospedale.
   Gino Bartali è stato un grande ciclista scalatore.Detto Ginettaccio o il Re della Montagna, in tarda età fu chiamato L'intramontabile, insieme a Fausto Coppi fu protagonista di una stagione irripetibile del ciclismo italiano quando era così popolare da superare perfino il calcio.
   Vinse tre volte il Giro nel 36, 37 e 46, due volte il Tour nel 38 e 48. Ha vinto un campionato italiano a 38 anni. Nel 1937 ha rischiato di vincere Giro e Tour primo nella storia, lo fermò una caduta in un torrente. Il suo cuore batteva 38 volte in un minuto. Nato a Ponte a Ema il 18 luglio 1914, ci ha lasciati il 5 maggio 2000.
 
 

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