In questi giorni il liceo Mamiani di viale delle Milizie (Prati), festeggia con una mostra fotografica la sua lunga storia. Si potranno ammirare 160 foto di classe e 200 foto tratti dagli archivi dei giornali. Tra le altre iniziative un ricordo per Gianni Borgna, ex alunno del liceo e indimenticabile assessore alla cultura del comune di Roma con Rutelli e Veltroni.
Il Liceo Mamiani[1] fu fondato nel 1885 con sede in Corso Vittorio. Venne così denominato in onore dell'intellettuale e politico risorgimentale che fu ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1924 venne trasferito nell'edificio attuale progettato dall'arch. Vincenzo Fasolo (progetto del 1919, appalto dei lavori nel 1921), oggi è tutelato dalla Sovrintendenza come monumento nazionale. Nel liceo hanno studiato lo scrittore Emilio Lussu, il filosofo Guido Calogero, il fisico Emilio Segrè, l'attrice Anna Proclemer, il matematico Lucio Lombardo Radice, il giornalista Mario Pannunzio, il musicista Nicola Piovani, il giornalista e uomo politico Eugenio Scalfari fondatore di Repubblica, il regista Gabriele Muccino, la medagli d'oro ten. Maurizio Giglio vittima delle Forre Ardeatine, il ministro per la coesione territoriale del governo Monti: Fabrizio Barca (è un economista).
Nella vecchia
sede del corso Vittorio avevano frequentato la scuola Emilio Sereni comandante
generale delle divisioni Garibaldi e poi ministro della Repubblica, Altiero
Spinelli uno dei padri fondatori dell'Europa.
Durante il
fascismo insegnò in questa scuola Alfredo Panzini firmatario del manifesto in
difesa della razza.
Durante la
Resistenza fu centro di attività contro l'occupazione militare tedesca, la
medaglia d'oro Giaime Pintor era un ex alunno di questa scuola. Dopo la
Liberazione fu sede dell'ospedale militare della Quinta Armata USA.
Nel 1968, nel
clima della contestazione studentesca, fu la prima scuola romana ad essere
occupata dagli studenti (15-16 marzo), in essa si tenne la prima assemblea
autorizzata (26 marzo).
Oggi la
scuola è dotata di una biblioteca, di moderni laboratori di fisica,
informatica, sala proiezioni e palestre. E' attivo un laboratorio teatrale. E'
un monumento adottato dalla scuola stessa tramite il progetto del Comune di
Roma.
La statua di
TerenzioMamiani che era nell'androne oggi si trova in via Acciaioli ang. corso
Vittorio (giardini).
Dal punto di
vista architettonico è una delle massime espressioni dell'architettura del
barocchetto in cui si coniuga la ricerca del linguaggio romano con quella delle
necessità funzionali di questo nuovo organismo tipologico. Tuttol'edificio,
decorazioni, distribuzione delle masse, dettagli architettonici, è improntato
sul singolare e arduo dialogo.
L'impianto è
simmetrico rispetto all'asse di ingresso a cui corrisponde in pianta lo spazio
del cortile centrale su cui affacciono i corrdoi che portano alle aule. Si
sviluppa su tre livelli. Il pronao di ingresso è ideato a ispirazione di una
serliana. Il conicione del corpo centrale, leggermente avanzato è chiaramente
ispirato alle costruzioni barocche.
Le foto del liceo Mamiani sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.
Il liceo ginnasio Terenzio
Mamiani è una delle scuole più prestigiose di Roma, qui sono stati ambientati
diversi film. “Terza liceo” del regista Luciano Emmer, del 1953, narra la
storia corale di un ultimo anno di liceo della scuola, dal primo giorno agli
esami. Interpreti: Giulia Rubini, Ilaria Occhini, Anna Maria Sandri, Ugo
Amaldi, Turi Pandolfini, Giuliano Montaldo, Paola Borboni. Nella stessa scuola,
ma del filone erotico-sporcaccione è “La compagna di banco” (Laurenti, 1977) che
racconta, come dal buco di una serratura, le vicende di una procace liceale
della III B Lilli Carati attorniata da compagni di classe del calibro di Lino
Banfi, Gianfranco D’Angelo e Alvaro Vitali.
[1] Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885) filosofo, scrittore e
patriota. Cugino di Giacomo Leopardi. Fu ministro dell'Istruzione del governo
Cavour, senatore del regno.
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