La foto di ieri alla alle Vele di Calatrava. Una vela di acciaio bianco, progettato come un nido
d'api sopra il blu delle piscine e il verde di un campo di basket. Veltroni
pensava di inaugurarlo per i mondiali di nuoto del 2009, poi si è sperato di
completare l'opera per le Olimpiadi del 2020 che non sono state assegnata a Roma. Il progetto di Calatrava si articola in una vera e propria città dello Sport un campus per ospitare gli atleti e poi 1.500 studenti universitari,
un museo dello sport, un nuovo ponte sull'autostrada per comunicare su
quest'area di 55 ettari, altri impianti sportivi scoperti e istituti
universitari. Dal Palazzo dello Sport, dovrebbe partire una piazza lineare - una sorta di Circo
Massimo ma lunga il doppio - grande 30 ha, delimitata da un doppio filare di
cipressi che dovrebbe arrivare fino al Policlinico di Tor Vergata, lì dovrebbe
sorgere la Torre del Rettorato dell'Università di Tor
Vergata con un profilo a chiocciola, sembrerà una vite snodata, il cui profilo
è accentuato da colonne metalliche. Sarà alto 90 metri. Il penultimo piano sarà
riservato al Rettore, l'ultimo sarà occupato da una hall panoramica. La base
avrà una area espositiva e una caffetteria. Due piscine, dalla bassa
profondità, rifletteranno il profilo della Torre Rettorato. Nel Palazzo dello Sport, vi saranno due piscine olimpioniche per le gare di nuoto e una
per i tuffi con spalti per accogliere 4.000 persone, un campo di
pallavolo-basket (polifunzionale) con spalti per 15.000 persone. Le due aree
saranno intercomunicanti ma si potranno svolgere gare contemporaneamente. Sarà
ricoperto da due cupole a ventaglio (simili a una conchiglia tropicale) in
cemento acciaio e metallo. All'interno vi saranno anche palestre, laboratori,
aule, centro fitness, uffici, negozi. Le gru della Cimolai che stanno eseguendo
i lavori sono alte 135 metri, la vela a nido d'ape sarà ricoperta da vetri
opachi trasparenti al 18%. All'esterno una piscina scoperta, una pista di
atletica, due stadi. Il previsto
parcheggio è stato già realizzato.
Il piano particolareggiato è stato
approvato nel 2003. I primi contatti tra l'architetto spagnolo Calatrava e il
Comune di Roma risalgono al maggio del 2005. Ad agosto del 2005 il Consiglio
Comunale approvò il progetto di Calatrava. L'inizio dei lavori avvenne nel
2007, affidati alla Vianini di Caltagirone, come tutti i lavori per l'università
di Tor Vergata. Tale progetto doveva essere pronto per i mondiali di nuoto del
2009, il costo dell'intero progetto era valutato in 235 milioni, per il solo
Palazzo dello Sport 60 milioni di euro.
Nel febbraio del 2010 Calatrava venne a
Roma per un convegno internazionale di architettura, visitò il cantiere e
constatò che un terzo delle opere era concluso, Alemanno si impegnò al
completamento dell'opera per gli Europei di Basket del 2013 e le Olimpiadi del
2020.
Nel febbraio del 2012 il governo Monti
rinunciò di candidare Roma alle Olimpiadi del 2020, tra le motivazioni quella
dei lavori per il Palasport di Calatrava che erano ancora a metà, erano
previsti 60 milioni di euro, costerà un miliardo. Pochi giorni prima era
arrivata l'offerta di uno sponsor svizzero disposto a mettere 380 milioni in
cambio della gestione per 25 anni. Il 21.11.12 il sindaco Alemanno ha
annunciato che l'Università ha trovato i fondi per completare l'opera, altri
sono disponibili nel bilancio comunale. Tre gruppi sono disponibili: la
svizzera Nec, l'inglese Aeg che gestisce il Millenium Dome e un colosso
cino-olandese. Mancano 400 milioni per finire l'opera, ne sono stati già spesi
200 oltre ai 500.000 per la messa in sicurezza.Quando il Palasport sarà ultimato diventerà il segno distintivo di Roma per chi arriva da Sud, un indicatore geografico per tutto il quadrante Est della città. Per una visione più completa vedere su YouTube.com: "Città dello Sport Roma 2020.avi".
Santiago
Calatrava (Valencia 1951) si laurea in architettura nella sua
città nel 1974, studia ingegneria civile a Zurigo dove nel 1981 apre uno
studio. Vince il concorso per la stazione di Zurigo, prima grande opera da lui
progettata e realizzata, terminata nel 1990. Tra le opere più importanti da lui
realizzate: Città delle Arti e della Scienza a Valencia (1991-2000), il ponte
Bach de Roda Felipe II a Barcellona, il ponte Amalillo a Siviglia, la stazione
d'Oriente a Lisbona (1993-98), l'Auditorium di Tenerife (1991-2000), la nuova
sede del parlamento tedesco nel Reichstag (1992), complesso sportivo per i
giochi olimpici di Atene (2001-2004), il ponte della Costituzione sul Canal
Grande a Venezia (1999-2008). Nel 1989
apre lo studio a Parigi, nel 2003 apre lo studio a New York.
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