L'entrata principale del cimitero monumentale del Verano.
Dal 18 aprile al 14 giugno sono in corso visite guidate che hanno per titolo "Una passeggiata fra i ricordi", l'iniziativa si deve all'Ama che è quella che gestisce i cimiteri romani. Le visite si tengono di sabato e domenica con partenza alle ore 10, hanno la durata di due ore, una visita ci sarà anche il 25 aprile anniversario della Liberazione.
Per altre informazioni consultate il sito internet: visite.cimitericapitolini.it.
Il Verano
è il Cimitero Monumentale di Roma la cui entrata è presso la basilica di San
Lorenzo fuori le Mura, deve il suo nome alla gens Verani, senatori dai tempi
della repubblica. La zona era da sempre luogo di sepoltura perché si trovava
lungo una antichissima via consolare, la Tiburtina. Nelle catacombe di Santa
Ciriaca fu sepolto San Lorenzo, sulla cui tomba sorse la basilica. Durante il
dominio francese su Roma venne applicato l’editto di Saint Cloud che stabiliva
che tutte le sepolture dovessero essere fuori dai centri urbani. Il progetto
del cimitero di deve a Giuseppe Valadier, lo stesso autore di piazza del Popolo
tra il 1807 e il 1812. Con la restaurazione i papi mantennero l’uso del
cimitero. Sotto la direzione di Virginio Vespignani venne realizzato il
quadriportico d’ingresso (1880), dopo l’unità d’Italia il cimitero si ingrandì
ancora fino ad acquistare villa Mancini, zona oggi denominata il Pincetto.
Dagli anni Sessanta nel cimitero possono essere sepolte solo le persone che
dispongono di cappelle di famiglia, da allora le sepolture avvengono nel cimitero
Flaminio detto dai romani di Prima Porta. Il 19 luglio 1943 un terribile
bombardamento degli alleati, che aveva lo scopo di colpire lo scalo
ferroviario, causò gravissimi danni nel vicino quartiere di San Lorenzo e la
morte di circa 1.000 persone. Anche il cimitero venne colpito, furono
danneggiati il quadriportico, il Pincetto, il sacrario militare e il crollo di
un tratto di mura a destra dell’ingresso causando la morte di alcune persone
che vi avevano cercato riparo. Anche le tombe di Petrolini e della famiglia
Pacelli subirono danni.
L’ingresso al cimitero è caratterizzato da
tre fornici con quattro grandi statue de: la Meditazione, la Speranza, la
Carità e il Silenzio. Per l’importanza storica e culturale da alcuni anni si
organizzano visite guidate al cimitero stesso. Molti sono gli artisti degli
ultimi due secoli che hanno realizzato tombe e sculture: Duilio Cambellotti,
Mirko Basaldella, Raffaele De Vico e tanti altri.
Nel cimitero monumentale del Verano si
trova un imponente e spettacolare monumento che ricorda le vittime della Grande
Guerra. Si trova la margine Est, lungo la tangenziale. Una parete di marmo
bianco concava reca i nomi di tutti i romani caduti. E’ opera del 1926
dell’arch. Raffaele De Vico, il celebre architetto dei giardini romani (Villa
Glori, Giardini di piazza Mazzini, Colle Oppio, ampliamento dello zoo con
l’uccelliera, parco Nemorense e parco Savello sull’Aventino, serbatoio idrico
di porta Maggiore). Al di sotto vi è una grandiosa cripta a pianta circolare
dalla quale si accede da due scale circolari. E’ denominato Monumento Ossario
ai Caduti della Guerra 1915-18. Tale monumento si vede anche dall’esterno del
cimitero, passando da via Tiburtina e guardando dall’ingresso / cancellata di
Portonaccio.
Il 15 luglio 2003 è stato inaugurato il
Centro di Documentazione dei Cimiteri Storici di Roma dalla Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali. Collocato all’ingresso del portico è aperto su
richiesta, nella settimana della Cultura (in primavera) e nel periodo della
commemorazione dei defunti. Video, fotografie, proiezioni e cataloghi
informatizzati costituiscono il materiale che si può consultare nel centro.
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