mercoledì 25 novembre 2020

Pedalata sui luoghi di Roma cari a Gigi Proietti

 

     Gigi Proietti ci ha lasciato da pochi giorni, proviamo a fare una passeggiata in bici sui luoghi dove lui è vissuto. Non è facile, si tratta di un itinerario lungo, perché ha cambiato varie abitazioni e molti luoghi sono stati segnati dalla sua presenza. Resta il fatto che lui è stato una delle immagini viventi di Roma, con la sua intelligenza ha saputo portare il carattere tipico della romanità in tutta Italia. E’ stato non solo attore comico di cinema e teatro, anche doppiatore (a doppiato Sylvester Stallone nel primo Rocky, a dato voce al Genio della lampada in Aladino), cabarettista, regista, cantante e direttore artistico. 

     La partenza non può che essere in via Sant’Eligio degli Orefici, traversa di  via Giulia, dove è nato il 2 novembre del 1940, ma di cui non ricordava nulla perché la sua famiglia ha lasciato quella abitazione a nove mesi. Si è poi trasferito in via Annia al Celio (qui furono sgomberati dalle forze dell’ordine perché l’edificio era pericolante), sempre in questa zona ha frequentato la scuola elementare Vittorino da Feltre, di questo periodo ricordava l’odore della merenda che la madre gli metteva tra i quaderni. Quindi si è spostato prima in una traversa di via Veneto, poi al Tufello, quartiere romano che si trova oltre Monte Sacro, precisamente in via Capraia. Alla notizia della sua scomparsa gli è stato dedicato un murales con sciarpa giallo-rossa appunto al Tufello in via Tonale 6. Quando la famiglia si è trasferita all’Appio Latino, ha frequentato il Liceo Classico Augusto di via Gela. Racconta che in classe  “C’era un certo Collina che hai primi appelli non rispondeva perché non c’era. Questo Collina non è mai venuto. Allora c’era sempre qualcuno che, quando il professore chiamava Collina diceva presente. Facevamo a turno”. Si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma senza completare gli studi. Quando è andato a vivere da solo ha abitato in via dei Giubbonari davanti alla sezione Pci Regola Campitelli. Poial Flaminio, infine sulla Cassia.

     Ha iniziato a esibirsi nei night per tutta Roma anche nei barconi sul Tevere lavorando dalle ore 22 alle ore 4 del mattino. Il primo teatro nel quale si è esibito si trova in via Euclide Turba, vicino piazza Mazzini, il teatro dei 101, dal numero dei posti, aveva ancora la scritta “Partito Monarchico”. Un luogo importante per la sua carriera è stato il Teatro Tenda a Strisce in piazza Mancini (al Flaminio), ma è stato il teatro Brancaccio di via Merulana ha consacrarlo grande artista con lo spettacolo “A me gli occhi please”, nello stesso ha avviato una scuola di recitazione. Ancora un altro teatro a cui era molto legato è stato il Globe Theatre di villa Borghese, un teatro ispirato a quello di Shakespeare. Lo Stadio Olimpico lo ha frequentato sia per seguire la sua squadra del cuore, la Roma ma anche per un suo  spettacolo che ha visto il tutto esaurito. Spostandosi dal centro storico ad Ostia il film “Casotto”, a Castel Porziano per il film “Tutti al mare”, mentre per il film “Febbre da cavallo” ha girato scene a largo San Rocco, il bar di Gabriella in piazza Ara Coeli, che ancora esiste, l’ippodromo di Tor di Valle, la farmacia dell’isola Tiberina per il film Febbre da cavallo.

     Insomma possiamo concludere che Gigi Proietti ha veramente abbracciato tutta Roma.

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