giovedì 15 novembre 2012

La piena del Tevere di oggi e la più antica lapide che ricorda un'inondazione.


   In questi giorni il fiume Tevere ha superato i 13 metri e fa paura solo a guardarlo. Ci giungono delle foto belle e terribili che documentano questa situazione. Ma la memoria va ad altri terribili momenti.



Il Tevere a ponte Sant'Angelo sopra,
a ponte Milvio con i resti di un barcone portato via 
dalla furia delle acque. Grazie a Bruno Vetrone per queste due
"belle" foto scattate nella tarda mattinata di ieri.

   C'è un luogo di Roma che mi affascina, lo conoscono solo
gli amanti della nostra città, forse gli anziani, non certo
i giovani. Si tratta della più antica lapide che ricorda
l'inondazione del fiume Tevere. Roma ha sempre vissuto un
rapporto molto stretto con il suo fiume, ricevendone benefici,
ma talvolta dei danni consistenti. Molte sono state le
inondazioni, oggi si direbbe esondazioni, ma insomma la
sostanza è la stessa. In vari punti della città si trovano
delle lapidi che ricordano il livello raggiunto dal fiume.
Una la ricordo presso la fontana dell'Acqua Acetosa nel
quartiere Parioli, ma lì siamo fuori Roma, dove fino a non
molto tempo fa c'era campagna, briganti, malaria e basta.

La più antica lapide che ricorda una
inondazione del Tevere,
si trova all'arco dei Banchi,
risale al 1277.

   Un'altra è in piazza della Maddalena, luogo magico di
Roma, forse un po' troppo piena di turisti "mordi e fuggi".
Ma quella che suscita pensieri più profondi è quella che
si trova all'arco de Banchi, alla fine di Corso Vittorio,
ad angolo con via del Banco di Santo Spirito che guarda
Castel Sant'Angelo. Si trova all'imbocco di un arco, un
luogo scuro, poco illuminato, non troppo pulito, che
comunica con un'altra strada, forse via Paola. Sta di
fatto che quando vado in questo posto mi sembra di incontrare
i romani del 1277, uomini e donne poveri ma dignitosi che
si affrettano nei vicoli della città divisi tra il lavoro,
la famiglia e la preghiera, perché questo era Roma e la
società occidentale fino ad alcuni decenni fa.
   Ed eccoci qui, siamo di fronte alla lapide più antica
di Roma che ricorda una delle tante inondazioni del fiume,
in effetti qui siamo in un punto molto basso e vicinissimi
al fiume stesso. Il testo è in latino, traduciamolo:
Qui giunse il Tevere
ma turbolento si ritirò ben presto
nell'anno del Signore 1277 sesta indizione
il settimo giorno del mese di novembre
sede vacante.
Un'altra lapide che si trova di fronte a palazzo Madama,
sede del Senato, anch'essa ricorda un'inondazione del Tevere,
risale al 1495. Le ultime tre foto di questo post
sono di Piero Tucci.



Nessun commento:

Posta un commento