mercoledì 21 novembre 2012

Una bella notizia per Roma e gli amanti di architettura contemporanea.

   Dai giornali di oggi apprendiamo una bella notizia per la nostra città e per tutti quelli che amano l'architettura moderna e contemporanea. In questi tempi di crisi economica, di spending review, abbiamo bisogno di notizie positive.L'Università di Tor Vergata sembra che abbia trovato i soldi per terminare la città dello Sport. Si tratta di quella immensa costruzione non finita che si vede uscendo da Roma sull'autostrada Roma Napoli, prima del casello, sulla sinistra. E' chiamata anche la Vela di Calatrava perchè somiglia a una vela e perché progettata dal grande architetto spagnolo Santiago Calatrava. Alemanno ha dichiarato che l'Università ha trovato un privato disposto a finanziare i lavori rimanenti e ciò è stato autorizzato nell'ultimo bilancio.
   Ben tre società di livello internazionale sono disponibili a partecipare alla gara: la svizzera Nec, l'inglese Aeg che gestisce il Millenium Dome e un colosso cino-olandese.
   La cifra che mancava per finire l'opera è di 400 milioni di euro. Finora si sono spesi 200 milioni e si sono dovuti spendere 500.000 € per proteggere lo scheletro in costruzione dopo le piogge dell'inverno scorso.


Tre immagini della Vela di Calatrava
come si presenta oggi,
foto di Piero Tucci.


   Una vela di acciaio bianco, progettato come un nido d'api sopra il blu delle piscine e il verde di un campo di basket. Veltroni pensava di inaugurarla per i mondiali di nuoto del 2009, poi si sperava di completare l'opera per le Olimpiadi del 2020. Nel progetto doveva avere vicino una piscina scoperta, una piscina tonda, una pista di atletica, davanti due piccoli laghi e un lungo viale, una sorta di Circo Massimo di trenta ettari fino alla Croce del Giubileo e sullo sfondo il grattacielo di 90 metri per il rettorato. Per montare la vela è stata necessaria una gru di 135 metri della Cimolai. Il progetto venne approvato nel 2005, nello stesso anno l'opera venne finanziata con 190 milioni di euro per i mondiali di nuoto del 2009. Doveva costare 400 milioni con stadi da 8000 posti. Nel 2007 la posa della prima pietra e la Vianini comincia i lavori. Il ventre di cemento armato del Palasport è costituito da 203 archi, il più lungo di m 130.



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