sabato 17 novembre 2012

Uno scandalo: dal 9 giugno chiuso il museo degli strumenti musicali, i suoi tesori accatastati!


   In qualunque paese del mondo basterebbe dire: un'arpa del Seicento,
la cosiddetta Arpa Barberini, il primo esemplare di pianoforte, un
Cristofori del 1722, è possibile che siano abbandonati nella polvere
e chiusi al pubblico? Certamente NO. Eppure è quello che accade in
Italia, precisamente a Roma, a due passi dalla basilica di Santa
Croce in Gerusalemme. E' qualcosa di inimmaginabile. Si risparmia
su tutto, e questo va bene, ma su questi tesori non è possibile
lasciarli nell'incuria. Pianoforti, cembali e violoncelli stipati
nei magazzini pieni di polvere. Nessuno sa dire se e quando si
interverrà.

Il museo degli Strumenti Musicali, cancello sbarrato!
Foto di Piero Tucci.

   Così deperisce un luogo prezioso e unico al mondo che ha un solo
difetto: attirare solo 13.000 visitatori l'anno, tra di essi
studiosi di tutto il mondo che vogliono vedere campanelli d'età
greca, sistri in bronzo del VII secolo a.C., tamburelli cinesi,
cembali del Seicento con delicate pitture, ghironde, chitarre
settecentesche, arpe, organi intarsiati, fino al ciaciac futurista
di Giacomo Balla.
   Ancora più grave: è stata staccata l'aria condizionata che
permetteva agli strumenti una temperatura costante di 19-20 gradi,
è stata disattivata la sala dell'azoto dove venivano ricoverati gli
strumenti che avevano bisogno di eliminare i tarli, è stato
smantellato l'auditorium che ora è un deposito.
   AIUTO!!!! QUALCUNO INTERVENGA! DOVE E' IL MINISTRO DEI BENI
CULTURALI? NON SI PUO' DISTRUGGERE IL NOSTRO PASSATO!

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