che a noi romani evoca l'estate, le vacanze, belle giornate di sole,
ma in realtà è, anche un quartiere con grandi problemi di emarginazione,
solitudine, tossicodipendenze, come lo sono gli altri quartieri
periferici della città. Gli amici di Vediromainbici lo conoscono
bene per averci fatto più di una visita guidata, è interessante
dal punto di vista urbanistico e non mancano edifici di pregio
architettonico.
Locandina del film da: www.comingsoon.it
Ebbene in questa realtà è ambientato il film di Claudio Giovannesi
con Nader Sarhan, Stefano Rebatti, Brigitte apruzzesi e Marian Valenti
Adrian. Nader vive con la sua famiglia di immigrati egiziani e frequenta
una scuola media superiore di Ostia. In compagnia del suo amico Stefano,
un'amicizia profonda e sentita, il protagonista si dedica a traffici
illeciti e alla sua fidanzata Brigitte. Il suo stile di vita contrasta
con i valori dei genitori mussulmani e in famiglia esplode un contrasto
molto forte.
Il titolo del film vuole essere un omaggio a Pier Paolo Pasolini
infatti echeggia la poesia Alì ha gli occhi azzurri. Il pasolinismo
di Giovannesi non usa le inquadrature studiate del celebre intellettuale
morto a Ostia, ma una macchina a mano nervosa. Il film è stato in
concorso al festival del cinema di Roma.
Una battuta del film rende bene l'idea dello spaesamento di molti
ragazzi immigrati, spesso di seconda generazione. "Come se fa a lascià
un figlio fuori casa? Si vede proprio che so' arabi!" dice il protagonista
al padre, e questi: "Perchè tu che sei?", e lui: ""Sò italiano".
Alì ha gli occhi azzurri, nei cinema Adriano, Cineland, Madison,
Quattro Fontane, Space Magliana, Tibur, Uci Lunghezza, Parco Leonardo.
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