domenica 29 novembre 2015

Passeggiata in bici sull'Appia Antica fino a Ciampino

   Oggi VediROMAinbice ha organizzato una passeggiata spettacolare, di bellezza unica, per il fatto che si è snodata lungo il percorso della via Appia Antica, uno dei luoghi più affascinanti non solo di Roma ma del mondo. In una giornata fredda ma di sole pieno, in 28 abbiamo raggiunto l'aeroporto di Ciampino. E' stato veramente divertente.

 La foto copertina della giornata: tutti insieme per una foto ricordo, ci troviamo all'aeroporto di Ciampino, davanti alla lapide-monumento che ricorda il primo volo in elicottero.

La storia dell’aeroporto inizia nel 1914 quando un Regio Decreto dichiarò di pubblica utilità le opere per la sitemanzione dei servizi aeronautici della provincia di Roma. Allora nella zona c’era solo un casale, risalente al Seicento dello studioso Giovanni Giustino Ciampini, che lo utilizzava come residenza estiva. La città di Ciampino è nata quindi insieme all’aeroporto. Un tecnico militare, il generale del Genio Maurizio Mario Moris, si battè per realizzare in questo luogo il grande aeroscalo per ospitare i dirigibili. Cominciò così la storia dell’aeroporto intitolato a Giovan Battista Pastine, comandante di dirigibile, caduto in una azione di guerra nel 1916.
     L’aeroporto iniziò a funzionare dal 28 ottobre 1916 come scalo e cantiere per i dirigibili. Era collegato alla città dalla tramvia che correva sull’Appia e da Roma conduceva ad Albano e Velletri (tramvia aperta nel 1912, ultima corsa 3 gennaio 1965). L’aeroporto si trova nelle vicinanze della piccola stazione di Ciampino. Dal 1917 sorge la città giardino di Ciampino.
     Da qui si alzò il dirigibile Norge per la memorabile trasvolata del Polo Nord  era il 10 aprile 1926 al comando di Umberto Nobile. Nel 1928 vengono radiati i dirigibili dalla Regia Aeronautica militare (nel 1924 viene creato il corpo dell’aeronautica militare).
     Negli anni Trenta l’aeroporto divenne militare ma aperto ai voli civili.
     Qui dall’8 al 13 ottobre 1930 il maggiore Marinello Nelli si alzò in volo sull’elicottero progettato dall’ing. Corradino D’Ascanio uno dei primi al mondo.
     Nel 1950, in occasione del Giubileo, furono unificate la pista sud e quella nord. Il 3 gennaio del 1954 Mike Bongiorno aprì i collegamenti esterni della Rai da questo aeroporto.  
     Questo fu l’unico aeroporto per i voli civili fino alla nascita di Fiumicino nel 1961, rimase il preferito per l’arrivo di capi di stato e autorità viste le misure di sicurezza che garantiva.
     Dal 2001 con l’avvento delle linee aeree low cost il traffico aereo è quintuplicato senza la necessaria valutazione di impatto ambientale.
     Nel 2014 il 31° stormo dell’aeronautica militare lo ha ceduto all’Enac. 

      La via Appia, la "Regina viarum" dei romani, fu un'opera imponente fatta costruire da Appio Claudio Cieco nel 312 a.C. per congiungere Roma con Capua[1] senza seguire le vie naturali, anticipando così il concetto di autostrada. Vennero lasciati i centri abitati intermedi (provvisti però di appositi raccordi) e mirava dritto alla meta. La via fu perciò realizzata superando grosse difficoltà naturali, come le paludi Pontine, con importanti opere di ingegneria. In seguito venne lastricata di selci e prolungata (verso il 190 a.C.) fino a Benevento e Venosa (fondata con 20.000 coloni romani), ancora dopo fino a Taranto e Brindisi divenendo la strada per l'Oriente. Il tratto Benevento Taranto Brindisi perse importanza quando venne sostituito dalla via Appia Traiana che toccava invece Aecaes (Troia), Canusium (Canosa), Barium (Bari). Con questa strada era possibile andare da Roma a Brindisi in 13/14 giorni lungo un percorso di 365 miglia[2] pari a poco meno di 540 Km. Era la più importante delle vie consolari anche per gli splendidi monumenti sepolcrali che sorgevano ai lati di essa. Conservatasi fino al VI secolo, dopo la decadenza dell'impero rimase a lungo inutilizzata e si deve a Pio VI Braschi (fine Settecento) la sua riapertura.
     All'occupazione francese si deve la prima proposta di creare un parco archeologico (1809).
     Il PRG del 1965, a seguito delle accese battaglie di Italia Nostra e dell'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) vincolò a parco pubblico l'intero comprensorio dell'Appia Antica. La lotta degli ambientalisti, guidati da Antonio Cederna, ha portato nel 1988 alla creazione del parco Regionale dell'Appia Antica[3] (che comprende i primi 16 Km della via Appia Antica) che ha gli strumenti per la tutela e valorizzazione di questa strada e del territorio che la circonda (Caffarella, parco degli Acquedotti, parco di Tor Fiscale, parco della Farnesiana) per circa 3.500 ettari[4]. In occasione dell'Anno Santo del 2000 la via è stata sottoposta a importanti lavori di manutenzione, sono stati riportati alla luce tratti del basolato romano e restaurati molti dei monumenti ai lati. Tutta la strada è chiusa al traffico veicolare la domenica e i giorni festivi dalle ore 9 alle ore 18. Dopo Cecilia Metella la strada è chiusa sempre alle automobili, tranne per i residenti. E' stata compiuta un'opera di salvaguardia del paesaggio facendo passare in galleria il GRA nel tratto in cui incrociava e interrompeva la via. Nel 2006 è stata aperta villa Cederna (civico 222) nella ex villa Bove (una villa privata degli anni Cinquanta), acquisita nel 2002 per 1,5 milioni di euro, 8.500 mq di terreno, ospita l'archivio Cederna che contiene 4.000 pezzi, anche ricordi personali come un quaderno di IV elementare. Ad agosto del 2011 sono state impiantate delle telecamere per il controllo di eventuali incendi (anche in Caffarella).

     La via Appia era lastricata con grandi lastroni o basoli di pietra basaltica di forma variamente poligonale. La carreggiata aveva una larghezza standard di 14 piedi romani uguale a m 4,15 circa sufficienti a consentire il passaggio contemporaneo di due carri nel doppio senso di marcia. Due marciapeiedi in terra battuta delimitati da un cordolo di pietra (crepidine) e larghi ognuno almeno un metro e mezzo fiancheggiavano la carreggiata.
     Ogni sette o nove miglia nei tratti più frequentati (= Km 10-13) e ogni 10 o 12 miglia (= Km 14-17) in quelli meno importanti si allineavano lungo la strada le stazioni di posta per il cambio dei cavalli (stationes) unitamente a luoghi di ristoro e di alloggio per i viaggiatori (mansiones). In prossimità dei centri abitati la strada era fiancheggiata da grandi ville e soprattutto da tombe o monumenti funerari di vario genere.


[1] Capua. Oggi indicata come Capua Antica si trova nel comune di Santa Maria Capua Vetere, è una città sorta nel IX secolo a.C. fondata dagli etruschi (secondo Strabone) era una delle città più grandi dell’Italia antica. La popolazione osca ottene nel V secolo la cittadinanza.
[2] Miglio romano pari a m 1.480.
[3] Nascita del parco Regionale presidente della Regione Lazio era il socialista Bruno Landi (1987-90, lo era già stato tra il 1983 e il 1984). Nato a Capalbio nel 1939, è stato deputato del PSI all'XI legislatura tra il 1992 e il 1994. Legge regionale n. 66.
[4] Estensione parco Appia Antica il dato proviene dall'opuscolo dell'Apt di Roma "La via Appia Antica".



Eccoci in marcia verso via di Fioranello, la sosta serve per ricompattare il gruppo.

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