La grandissima Biblioteca Nazionale a Castro Pretorio presenta da pochi giorni una importante novità che merita una visita. Una sala espositiva
permanente è stata dedicata a Pier Paolo Pasolini per i 40 anni dalla morte del poeta,
presente il ministro Franceschini. Oltre a ciò la biblioteca ospiterà fino al 31 marzo una
mostra fotografica sulle borgate romane con scatti tratti dall’archivio Rodrigo
Pais. Questa nuova sala dedicata a Pasolini si aggiunge a quella già presente dedicata a Elsa Morante.
La presentazione di questa sala è stata l'occasione per annunciare che cominceranno nel 2016 i lavori di
ristrutturazione di tutta l’area
sottostante la biblioteca che sarà destinata a depositi. I lavori saranno
finanziati con i fondi provenienti dalla legge di Stabilità, tra i 5 e i sei
milioni.
La Biblioteca Nazionale venne fondata nel 1877
con il materiale della biblioteca dei Gesuiti del Collegio Romano al quale si
aggiunsero altre 70 biblioteche claustrali, da allora è stata continuamente
accresciuta. E' di carattere generale
con pregevoli fondi speciali come topografia romana, riproduzione di codici,
libri arabi, cinesi e giapponesi, opere relative alla storia della Compagnia di
Gesù, raccolte di quotidiani, riviste, atti ufficiali e accademici italiani e
stranieri. Possiede circa 1.500.000 libri, 5.670 manoscritti, 1.877 icunaboli[1],
circa 5.000 periodici, 27.154 autografi.
L'edificio che
ospita la biblioteca è stato costruito tra il 1959 e il 1969 da Castellazzi,
Vitellozzi e D'Andrea e rientra nella tipologia dello "stile
internazionale", o "scatole di vetro".
Dal 1990 il suo
catalogo è on line. E' sede espositiva, vi si svolgono convegni e presentazioni
di libri. Attualmente il direttore è Osvaldo Avallone.
La biblioteca è aperta dal
lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 19, il sabato fino alle 13,30
[1] Icunabolo o incunabulo dal latino
"in culla". Si riferisce ad un documento stampato con la tecnica dei
caratteri mobili realizzato tra la metà del XV secolo e l'anno 1550 incluso. A
volte è detto anche quattrocentina. Non presentano frontespizi. Sono i primi
libri moderni, cioè realizzati in serie con delle modalità proto industriali,
ma circa 10.000 dei 40.000 testi noti sono costituiti da fogli sciolti perchè
erano bandi, proclami, lettere di indulgenza, modulistica. 1/4 degli icunaboli
si trovano in Italia. Il più antico è la Bibbia di Gutenberg del 1452.
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