giovedì 26 novembre 2015

Che splendore il tempio di Minerva Medica restaurato.

   Non vediamo l'ora che sia aperto al pubblico e tutti possano godere di questo monumento di Roma che ci saluta o ci accoglie quando partiamo da Roma o vi arriviamo (stazione Termini) con il treno. La sua presenza - in via Giolitti - ci ricorda l'importanza della storia nella Città Eterna.

   Si tratta di un’opera del IV secolo d.C, era probabilmente parte di una residenza imperiale di cui costituiva un ambiente di rappresentanza. Si trova in un'area appartenuta nel secolo precedente all'imperatore Gallieno (Horti Liciniani). Per le imponenti dimensioni, un diametro di m 25, un'altezza massima della cupola pari a 32 metri, oggi ridotti a 24, si tratta di uno dei monumenti più indicativi delle vedute in questa parte di Roma fino alla costruzione del quartiere stesso (o meglio rione Esquilino).


 Lavori per la messa in sicurezza delle strutture murarie erano iniziate nel 2012. Era la terza cupola più grande di Roma, crollò nel 1828, ne rimane il 50%. Sono state consolidate le fondamenta. Finora il costo è stato di 2 milioni. Le vibrazioni del tram creano problemi di stabilità. Si lavora ancora sulle cortine murarie e sull’opus sectile di cui rimangono tracce, anche uno scavo per comprendere cosa ci fosse prima di quella costruzione. Speriamo che sia reso fruibile a tutti il più presto possibile.

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