sabato 2 gennaio 2016

Uno scrigno segreto di Roma: villa Albani Torlonia


   Pochi conoscono uno dei luoghi magici di Roma, o meglio conoscono villa Albani Torlonia perchè passano per via Salaria o viale Regina Margherita, hanno letto le guide turistiche, sanno più o meno cosa contiene, ma pochi vi sono entrati e hanno gustato l'atmosfera del posto. In questi giorni i giornali ci hanno informato che la tomba etrusca di Vulci resta ai Torlonia.   La Cassazione ha accolto il ricorso del principe contro Sforza Cesarini. Gli affreschi della tomba Francois restano a villa Torlonia Albani. Si tratta di cugini contro, la battaglia giudiziaria dura da venti anni. Nel 1857 un archeologo Alessandro Francois la scoprì a Vulci e gli dette il suo nome. Si tratta del più importante monumento etrusco mai scoperto in Italia, è costituito da sette camere completamente affrescate con scene tratte dall’epica omerica con il sacrificio di alcuni prigionieri troiani compiuto da Achille in onore di Patroclo e dalla storia eroica della stessa Vulci. I dipinti migliori vennero staccati dai Torlonia proprietari dell’area nel 1863 e portati a villa Albani. Con la morte nel 1990 del marchese Alessandro Gerini, ex senatore dc, noto come “il costruttore di Dio”, la tomba di Vulci è diventata uno dei beni maggiormente contestati dagli eredi.  Due anni fa il deputato Massimiliano Bernini presentò un’interrogazione chiedendo di rendere pubblico il bene.
   Non conosciamo con precisione la situazione legale dell'opera, certo sarebbe bello se la villa con i suoi tesori d'arte fossero aperte al pubblico.


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