Al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari una mostra
presenta 130 abiti e 60 accessori dedicati alle mani d'oro dei grandi
artigiani italiani che stanno dietro alle grandi firme della moda.
In mostra anche i costumi del teatro dell'opera. L'artigianato
italiano è un valore da riscoprire proprio adesso che c'è la
crisi e siamo in tempi di spending revue.
Un abito di Balestra del 2002.
Un abito di Balestra del 2011
Un abito di Coveri del 2007.
Il percorso è stato curato dalla storica della moda Bonizza
Giordani Aragno e dal vicepresidente di Unindustria Stefano
Dominella. Si comincia con i costumi popolari regionali italiani
che il museo conosce bene per averli anche nella sua esposizione
permanente e si conclude con i giovani designer e le grandi
firme della moda italiana famosa in tutto il mondo: Armani,
Enrico Coveri, Ferragamo, Versace, Gianfranco Ferrè, Gattinoni,
Lancetti, Laura Biagiotti, e tanti altri.
In primo piano una scarpa di Dal Co del 1953.
Una borsa di per Kenzo nel 2005.
Al centro, bianco, un abito di Litrico del 1969.
A conferma dell'importanza del settore dal punto di vista
economico bisogna tenere presente che nel Lazio ci sono 3.486
imprese attive nel settore del vestiario, di queste oltre il 70% sono a Roma
La mostra è stata inaugurata il 5 dicembre dal presidente
della provincia Nicola Zingaretti che ha premiato due sarte
di generazioni diverse: Marilena Di Giulio e la giovane
Giuliana Casarcia. La mostra ha avuto il patrocinio del Ministero
dei Beni e Attività Culturali. Da vedere assolutamente, possibilmente
con una compagnia femminile! Da tornarci anche una seconda volta!
Al centro un abito di Prada del 2010,
a destra un abito regionale italiano.
Un cappellino di Schiaparelli del 1950.
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, piazza
Guglielmo Marconi 8, EUR, facilmente raggiungibile con la metro B
scendendo alla fermata Eur Fermi.
La mostra resterà aperta fino al 10 febbraio 2013.
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