giovedì 15 gennaio 2015

Il catasto gregoriano alla portata di tutti.

   Si chiama Descriptio Romae - WebGis la nuova banca dati sulla Roma del Settecento e dell'Ottocento elaborata dai tecnici della Sovrintendenza Capitolina con Università Roma Tre, Archivio Storico Capitolino, Archivio di Stato e Istituto Centrale della Grafica.
   In poche e semplici parole si tratta di uno strumento formidabile per conoscere l'aspetto urbanistico di Roma nei due secoli anzidetti. Presto sarà online e consultabile a tutti.

Questa immagine del Catasto Gregoriano è
presa dal sito internet: comune.roma.it.

   La base di questo strumento bellissimo è il Catasto Gregoriano, voluto da Pio VII nel 1816 e compiuto sotto Gregorio XVI nel 1835: la prima mappatura sistematica della città, dei suoi spazi, dei suoi edifici. 90 tavole ad acquerello di valore artistico oltre che documentale, con oltre 15.000 paticelle. Ad ogni particella è stata collegatala massa dei documenti relativi a tutte le aree allora censite: atti di proprietà, cessioni, acquisti, lavori. In un certo senso gli stati della Restaurazione, e tra questi lo stato del Papa, dopo aver tanto combattuto l'impero Napoleonico e le idee venite fuori dalla Rivoluzione Francese ne ereditano lo spirito razionale e modernizzatore. Una volta per tutte sono fissati i nomi delle vie e delle piazze, in gran parte gli stessi nomi che troviamo nella città di oggi.
   Un lavoro meraviglioso, alla portata di tutti, in questi casi le nuove tecnologie sono al servizio dell'uomo.

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