venerdì 9 gennaio 2015

Bello il nostro Campidoglio con le luci del tricolore... francese!

   Bello il nostro Campidoglio illuminato di notte con le luci dei colori della bandiera francese per rendere omaggio alle vittime del terrorismo. Le persone e i gruppi terroristici che vogliono annientare la libertà, la democrazia, la civiltà NON PREVARRANNO!
La foto del palazzo Senatorio sulla piazza del Campidoglio,
è presa dalla pagina facebook di Ignazio Marino.

     La piazza del Campidoglio è la prima piazza moderna di Roma dovuta a un regolare progetto, non è di grandi dimensioni ma grandiosa e armoniosa per l’impianto architettonico e la coerenza stilistica.
   La piazza è stata progettata da Michelangelo con la scalinata, la balaustra, il palazzo dei Conservatori e quello Nuovo, la doppia scalinata del palazzo Senatorio (progetto modificato da Giacomo della Porta e Girolamo Rainaldi). Anche il disegno della stella sul pavimento della piazza si deve al grande architetto ma venne realizzata negli ultimi anni prima dell’ultima guerra mondiale. Sulla scalinata statua di Cola di Rienzo del Masini (1877). Marforio. I palazzi ospitano i musei Capitolini, furono costituiti con la donazione di papa Sisto IV al popolo romano, il 15 dicembre 1471, di un gruppo di statue in bronzo già al Laterano, tra queste la Lupa Capitolina, uno dei simboli di Roma.
   Statua di Marco Aurelio.  L’unica statua equestre del mondo greco romano rimasta intatta fino a nostri giorni. Non sappiamo con certezza dove si trovava, probabilmente nell’area della Colonna Antonina (attuale piazza Colonna), di certo nel medioevo era al Laterano, la sua presenza è documentata dal X secolo. Si salvò dalle distruzioni perché ritenuta la statua di Costantino. Venne qui trasportata nel gennaio 1538 per suggerimento di Michelangelo dal papa Paolo III Farnese. L’imperatore è rappresentato in atto di parlare al popolo, la zampa destra del cavallo è sospesa in aria, originariamente era poggiata su un barbaro sottomesso. Tracce dell’antica doratura sono visibili sul viso e sul manto dell’imperatore, sulla testa e sul dorso del cavallo. A ben vedere tra le orecchie del cavallo c’è un ciuffo che sembra una civetta. Un’antica leggenda dice che quando tutta la doratura sarà ricomparsa la civetta canterà annunciando il giudizio universale.

   Danneggiata da un attentato nel 1979, fu rimossa nel 1981 e portata al San Michele per i restauri, riportata al Campidoglio nel 1990 e portata in un portico del palazzo Nuovo, nel 1997 venne realizzata la copia che oggi si trova al centro della piazza, finalmente nel 2005 fu realizzata l’aula Aymonino nella quale venne portata.

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