108 ciclisti romani hanno partecipato ad un itinerario in bici che ha toccato alcuni dei luoghi più significativi della Resistenza Romana. La mattinata, fredda ma asciutta, ha avuto momenti commoventi, come la visita alle Fosse Ardeatine e al carcere delle SS di via Tasso, oggi Museo della Liberazione.
Eccoci alla consueta partenza: largo Corrado Ricci,
siamo una decina, ma altri si aggiungeranno lungo il percorso.
E' presto, sono le ore 8, noi siamo abituati a vederci
in questo luogo alle ore 9,30.
Siamo a piazzale della Montagnola,
questo è il punto di partenza ufficiale del percorso,
in questo luogo, nei giorni 9-10 settembre 1943 esercito e popolo
cercarono di fermare l'avanzata tedesca verso Roma.
Ci siamo spostati alle Fosse Ardeatine,
al microfono un professore del Pirelli che ha ideato questa pedalata
per gli studenti della sua scuola, poi per tutti gli studenti di Roma.
Eccoci al cavalcaferrovia Settimia Spizzichino,
ci fermiamo per un minuto di silenzio.
Parte spontaneo il canto "Bella ciao".
Siamo a porta San Paolo,
questo è il simbolo della Resistenza romana,
qui è iniziata la Resistenza italiana.
Una sosta d'obbligo è a via Tasso,
dove era il carcere delle SS oggi è il museo della Liberazione.
Emozionante vedere le celle dei detenuti.
Una sosta alla gay street
per ricordare i caduti gay nei campi di concentramento,
allora considerati "asociali".
Ultima tappa al Portico d'Ottavia,
cuore del ghetto ebraico di Roma,
qui parlano le autorità.
Al microfono il presidente della Uisp di Roma.
Porta il saluto del sindaco, la presidente del consiglio comunale,
on. Valeria Baglio.
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