giovedì 12 marzo 2015

Sei romano de Roma se...

sai dove si trova e come si chiama questo palazzo.

La foto di ieri è del liceo Mamiani in viale delle Milizie, opera dell'architetto Vincenzo Fasolo.
   Fondato nel 1885 con sede in Corso Vittorio. Venne così denominato in onore dell'intellettuale e politico risorgimentale che fu ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1924 venne trasferito nell'edificio attuale progettato dall'arch. Vincenzo Fasolo (progetto del 1919, appalto dei lavori nel 1921), oggi è tutelato dalla Sovrintendenza come monumento nazionale.      Nel liceo hanno studiato lo scrittore Emilio Lussu, il filosofo Guido Calogero, il fisico Emilio Segrè, l'attrice Anna Proclemer, il matematico Lucio Lombardo Radice, il giornalista Mario Pannunzio, il musicista Nicola Piovani, il giornalista e uomo politico Eugenio Scalfari fondatore di Repubblica, il regista Gabriele Muccino, la medagli d'oro ten. Maurizio Giglio vittima delle Forre Ardeatine, il ministro per la coesione territoriale del governo Monti: Fabrizio Barca (è un economista).
   Nella vecchia sede del corso Vittorio avevano frequentato la scuola Emilio Sereni comandante generale delle divisioni Garibaldi e poi ministro della Repubblica, Altiero Spinelli uno dei padri fondatori dell'Europa.
   Durante il fascismo insegnò in questa scuola Alfredo Panzini firmatario del manifesto in difesa della razza.
   Durante la Resistenza fu centro di attività contro l'occupazione militare tedesca, la medaglia d'oro Giaime Pintor era un ex alunno di questa scuola. Dopo la Liberazione fu sede dell'ospedale militare della Quinta Armata USA.
   Nel 1968, nel clima della contestazione studentesca, fu la prima scuola romana ad essere occupata dagli studenti (15-16 marzo), in essa si tenne la prima assemblea autorizzata (26 marzo).
   Oggi la scuola è dotata di una biblioteca, di moderni laboratori di fisica, informatica, sala proiezioni e palestre. E' attivo un laboratorio teatrale. E' un monumento adottato dalla scuola stessa tramite il progetto del Comune di Roma.
   La statua di TerenzioMamiani che era nell'androne oggi si trova in via Acciaioli ang. corso Vittorio (giardini).
  
   Dal punto di vista architettonico è una delle massime espressioni dell'architettura del barocchetto in cui si coniuga la ricerca del linguaggio romano con quella delle necessità funzionali di questo nuovo organismo tipologico. Tuttol'edificio, decorazioni, distribuzione delle masse, dettagli architettonici, è improntato sul singolare e arduo dialogo.
   L'impianto è simmetrico rispetto all'asse di ingresso a cui corrisponde in pianta lo spazio del cortile centrale su cui affacciono i corrdoi che portano alle aule. Si sviluppa su tre livelli. Il pronao di ingresso è ideato a ispirazione di una serliana. Il conicione del corpo centrale, leggermente avanzato è chiaramente ispirato alle costruzioni barocche.

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