Ira degli ambientalisti, si
parla di scempio nella villa. Devastati due ettari di verde protetto per le
scuderie delle botticelle. Ora indaga la procura. La struttura è costata al
Comune un milione e trecento mila euro per 38 vetturini. Andrea Carandini del
Fai: Lo spettacolo desolante di casupole di legno che deturpano il luogo. L’ok
della sovrintendenza c’è stato perché il sito è provvisorio, le scuderie
andranno nell’ex Galoppatoio, ma non si sa quando e con che fondi. Le stalle storiche sono dentro l’ex Mattatoio, ma
da lì devono andare via perché sono abusive, i locali sono reclamati
dall’Accademia di Belle Arti.
Penso che meno si tocca il verde pubblico e meglio è, soprattutto se si parla di ville storiche, come villa Borghese. Certe iniziative devono essere prese con mille cautele.
Villa Borghese è cuore
verde di Roma perchè a ben vedere da una carta stradale ha proprio la forma
di un cuore. Uno dei parchi storici di Roma più grandi, forse il più caro ai romani. E'
definito anche il parco dei Musei
perchè in esso o lungo il suo perimetro vi si trovano sette musei: la galleria
Borghese, il museo Bilotti, il museo Canonica, la casa del Cinema, il museo
Civico di Zoologia, la GNAM, il museo Etrusco di Villa Giulia. A questi va
aggiunto il Bioparco e Explora il museo dei bambini.
La villa fu creata nel Seicento per il
cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Paolo V
.
Venne così trasformato un terreno coltivato a vigna in una sontuosa "villa
di delizie" che voleva gareggiare con quelle classiche e rinascimentali.
Alla morte di Scipione, nel 1633 la villa era completata con una "pars
urbana" con raffinati giardini provvisti di una selezione ricercata di
alberi, fiori ed essenze e una "pars rustica" destinata alla
coltivazione e alla caccia. Così natura libera e natura progettata dall'uomo
contribuivano ad alimentare la meraviglia e il piacere dei signori che vi
abitavano e dei loro ospiti. Ciascuna parte era delimitata da murature con
porte.
Paolo V
Roma 1552 - 1621, Papa dal 1605. Camillo Borghese. Fu un papa
nepotista, il nipote diede avvio alla costruzione della villa e del Casino come
pure della collezione d'arte oggi Galleria Borghese. Affidò a Carlo Maderno la
costruzione della facciata di San Pietro su cui spicca il suo nome, eresse il
transetto modificando il progetto michelangiolesco. Affidò a Flaminio Ponzio
l'ampliamento del palazzo del Quirinale. Restaurò l'acquedotto che portava
l'acqua da Bracciano detto di Traiano e da allora Acqua Paola, fece costruire
il fontanone del Gianicolo e quello oggi in piazza Trilussa come mostra. In
santa Maria Maggiore fece costruire la cappella Paolina di fronte alla Sistina
e davanti alla chiesa fece erigere la colonna prelevata dalla basilica di
Massenzio. Fermo sostenitore dei diritti della Chiesa entrò in conflitto con
Venezia per cui lanciò l'interdetto a Venezia nel 1606. Appoggiò la lega cattolica
nella Guerra dei Trent'Anni. Fece costruire i porti di Fano e Civitavecchia.
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