mercoledì 19 ottobre 2016

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.
Nella foto di ieri porta Asinaria che si trova vicinissima a porta San Giovanni.
Porta Asinaria era solo una posterula nelle mura di Aureliano, presto però ci si rese conto che tutto il tratto tra le porte Metronia e Maggiore non era sicuro. Vennero così eretto le due torri cilindriche ai lati della porta, alte 20 metri, e si provvide al rivestimento in travertino. Divenne così l'unica porta di Roma ad avere torri cilindriche affiancate a torri a base quadrata. Un struttura così poderosa ne faceva, di fatto, una fortezza. Da questa porta entrarono in città i Goti di Totila che la trovarono aperta il 17 dicembre 546, in seguito al tradimento di un manipolo di barbari in forza all’esercito bizantino, nel 1084 passarono di qui l'imperatore Enrico IV e l'antipapa Guiberto di Ravenna che scacciarono il papa legittimo Gregorio VII, ancora il re Ladislao di Napoli entrò da qui nel 1404. L'interramento della porta ne ha consentito la conservazione.
     Nel 1956 venne restaurata e riaperta al pubblico come passaggio pedonale, la vicinanza con il mercato di via Sannio trasformò il luogo in un mercato abusivo e illegale di generi varie e di nessun pregio. Negli anni Ottanta il Comune decise la chiusura di tutta l'area della porta con una cancellata. Nel settembre del 2006 si sono conclusi importanti lavori di restauro e scavo archeologico in tutta  l'area (durati due anni), in quell'occasione è stato reso accessibile il camminamento di ronda sopra la porta e fino a porta Santa Croce. I lavori hanno avuto un costo di 980.000 €[1]. Sul lato esterno delle mura, in viale castrense due lapidi ricordano i caduti nella Prima Guerra Mondiale del quartiere e i caduti nella guerra di Liberazione del quartiere.
     Il nome della porta deriva dalla via Asinaria, prosecuzione dello "stradone di San Giovanni" che confluiva nella via Tuscolana.



[1] Ultimi restauri porta Asinaria da la Repubblica del 2.9.06.

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