La foto di ieri era il Cinema Trevi. Si trova in vicolo del Puttarello 25, vicino a Fontana di Trevi.
"Il
più straordinario cinema del mondo"[1],
una saletta seminterrata dedicata ai film d'autore, sede nella quale la
Cineteca Nazionale[2] svolge quotidianamente,
dal 2003, la propria programmazione, offrendo al pubblico il patrimonio del suo
archivio ed ospitando festival e rassegne di altre istituzioni ma anche
incontri con gli autori. Il costo del biglietto è di 4 euro, ridotto per
studenti e over 65 a 3 euro, ma acquistando un abbonamento a 10 ingressi si
spende solo 20 euro. Quando fecero lavori di restauro della sala venne scoperta
una domus di età imperiale e il castellum aquae dell'Acquedotto Vergine, quindi
una parete della sala è costituita da una lastra di cristallo su questo
complesso archeologico.
I resti archeologici furono portati alla
luce tra il 1999 e il 2001 durante i lavori di ristrutturazione del cinema
Trevi. Lo scavo archeologico fu finanziato interamente dal Gruppo Cremonini[3] proprietario
dell'immobile. Il complesso edilizio di
epoca neroniana (55-68 d.C.) è riferibile ad un caseggiato composto di due
edifici che si estendeva su una superficie di oltre 2.000 mq tra le odierne via
di San Vincenzo (antico vicus Caprarius) e via del Lavatore. L'edificio,
conservato per un'altezza di circa otto metri, era originariamente un'insula,
divenuto nel IV secolo una domus, quindi un'abitazione signorile molto ricca.
In luogo è stato creato un antiquarium con i reperti riferibili alla domus. In
età adrianea i due ambienti più vicini al vicus Caprarius furono trasformati in
vani comunicanti di un grande serbatoio idrico con la capacità di 150.000 litri
a servizio del vicino Acquedotto Vergine[4].
Ad esso si sovrapposero abitazioni medioevali tra il XII e il XIII secolo.
Il sito è aperto da mer a dom dalle ore 11
alle ore 17, il lunedì dalle 16 alle 19,30. Ingresso 3 €[5].
Il toponimo deriva da un putto, scolpito o
dipinto, che una volta si trovava sulla facciata di una casa. Tali insersioni
di reperti dell'età antica sono molto frequenti a Roma[6].
[1] La definizione da Marco
Lodoli, cronaco di Roma de "la Repubblica" del 28.4.13.
[2] Cineteca Nazionale E' stata istituita con legge dello Stato nel
1949 con il compito di preservare e diffondere il patrimonio cinematografico
italiano. Il primo nucleo della collezione fa parte del Centro Sperimentale di
Cinematografia sorto negli anni Trenta. Dal 2005 comprende l'Archivio del cinema
d'impresa di Ivrea che contiene materiale cinematografico delle aziende
italiane. La cineteca nazionale ha anche il compito del restauro delle
pellicole e possiede un archivio foto e manifesti. Da: www.snc.it
[3] Gruppo Cremonini si occupa di produzione, distribuzione e
ristorazione. E' stato fondato da Luigi nel 1963, ha 12.200 dipendenti, ha un
fatturato di 3.425 milioni di euro. Tra le sue società c'è Chef Express che serve oltre 1.000 treni al giorno. Inoltre
gestisce autogrill in autostrada, punti di ristoro nelle stazioni per un
fatturato di 677,4 milioni di euro.
[4] Acquedotto Vergine. Costruito da Marco Vipsanio Agrippa per
rifornire la zona del Campo Marzio, nel 19 a.C. sesto in ordine di
realizzazione tra gli acquedotti romani. Captava le acque in località Salone
lungo la via Collatina.
[5] Sito archeologico cinema Trevi o Insula del vicus Caprarius. Tutte
le notizie da: romasotterranea.it
[6] Vicolo del Puttarello. L'origine del nome da: Rendina - Paradisi,
Le strade di Roma, Newton & Compton, 1990.
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