sabato 16 maggio 2015

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scalinata che vedi nella foto.

La foto di ieri era un notturno della basilica di Santa Maria Maggiore.
     La chiesa sorge sul punto più alto del colle Esquilino (Cispio). Fu costruita da papa Sisto III tra il 432 e il 440, quindi è la prima costruita da un papa e non da un imperatore, è così chiamata perché è la più grande chiesa di Roma dedicata a Maria.
     L’arco di trionfo e la navata centrale conservano ancora i mosaici del tempo di Sisto III. Questi rappresentano l’insolito tema dell’infanzia di Gesù e scene dell’Antico Testamento. Gli antenati di Cristo sono raffigurati nei riquadri sopra le colonne (a destra le storie di Mosè e Giosuè, a sinistra storie di Abramo, Isacco e Giacobbe), mentre la vita di Gesù è raffigurata sull’arco trionfale (al sommo dell’arco “Trono di Cristo”, a sinistra dall’alto: Annunciazine, Epifania, Strage degli Innocenti e Gerusalemme; a destra dall’alto: Presentazione al Tempio, Fuga in Egitto, I magi davanti a Erode, Betlemme). Guardando attentamente i riquadri si possono notare le infinite sfumature e i contrasti di colori dei cieli, della vegetazione, degli edifici, dei volti, delle vesti, delle armi e di tutti gli altri particolari che compongono le singole scene.
     Al tempo di Niccolò IV risale invece il mosaico dell’abside che fu realizzato da Jacopo Torriti tra il 1291 e il 1296. L’artista firma il mosaico nella calotta in basso a sinistra: IACOB(US) TORRITI PICTOR H(OC) OP(US) FECI(T). Al centro dell’abside Gesù e Maria sono seduti sullo stesso trono e Cristo nell’incoronare la madre, mostra ai fedeli il libro con le parole che spiegano l’intero mosaico “Vieni mia diletta e ti porrò sul trono”. A destra il cardinale Giacomo Colonna, a sinistra il papa Niccolò IV. Ancora una schiera di angeli e santi. Ai loro piedi putti – amorini che navigano, veleggiando, le acque del fiume Giordano.
     Notare i mosaici sulla facciata esterna della chiesa realizzati tra il XIII e il XIV secolo da Filippo Rasuti, questi illustrano nella parte superiore Cristo benedicente, angeli, simboli degli evangelisti, la Madonna e i santi Paolo, Jacopo, Girolamo, Battista, Pietro, Andrea e Mattia. Nella parte inferiore gli episodi della miracolosa nevicata estiva legata alla costruzione della chiesa, al papa Liberio e al patrizio Giovanni.
     Entrando nella chiesa dobbiamo soffermarci su alcuni capolavori. Nell’abside affreschi di profeti opera di Pietro Cavallini, Cimabue o Giotto giovane. Nella confessione reliquia della culla di Betlemme. Nella navata di destra si trova la cappella Sistina voluta da Sisto V opera di Fontana. Nella navata di sinistra si trova la cappella Paolina o Borghese ordinata da Paolo V al Ponzio. Questa è l’unica delle quattro basiliche ad avere la porta santa a sinistra e non a destra come tutte le altre. 

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