La foto di ieri era un notturno della basilica di Santa Maria Maggiore.
La chiesa sorge sul punto più alto del
colle Esquilino (Cispio). Fu costruita da papa Sisto III tra il 432 e il 440,
quindi è la prima costruita da un papa e non da un imperatore, è così chiamata
perché è la più grande chiesa di Roma dedicata a Maria.
L’arco di trionfo e la navata centrale
conservano ancora i mosaici del tempo di Sisto III. Questi rappresentano
l’insolito tema dell’infanzia di Gesù e scene dell’Antico Testamento. Gli
antenati di Cristo sono raffigurati nei riquadri sopra le colonne (a destra le
storie di Mosè e Giosuè, a sinistra storie di Abramo, Isacco e Giacobbe),
mentre la vita di Gesù è raffigurata sull’arco trionfale (al sommo dell’arco
“Trono di Cristo”, a sinistra dall’alto: Annunciazine, Epifania, Strage degli
Innocenti e Gerusalemme; a destra dall’alto: Presentazione al Tempio, Fuga in
Egitto, I magi davanti a Erode, Betlemme). Guardando attentamente i riquadri si
possono notare le infinite sfumature e i contrasti di colori dei cieli, della
vegetazione, degli edifici, dei volti, delle vesti, delle armi e di tutti gli
altri particolari che compongono le singole scene.
Al tempo di Niccolò IV risale invece il
mosaico dell’abside che fu realizzato da Jacopo Torriti tra il 1291 e il 1296.
L’artista firma il mosaico nella calotta in basso a sinistra: IACOB(US) TORRITI
PICTOR H(OC) OP(US) FECI(T). Al centro dell’abside Gesù e Maria sono seduti
sullo stesso trono e Cristo nell’incoronare la madre, mostra ai fedeli il libro
con le parole che spiegano l’intero mosaico “Vieni mia diletta e ti porrò sul
trono”. A destra il cardinale Giacomo Colonna, a sinistra il papa Niccolò IV.
Ancora una schiera di angeli e santi. Ai loro piedi putti – amorini che
navigano, veleggiando, le acque del fiume Giordano.
Notare i mosaici sulla facciata esterna
della chiesa realizzati tra il XIII e il XIV secolo da Filippo Rasuti, questi
illustrano nella parte superiore Cristo benedicente, angeli, simboli degli
evangelisti, la Madonna e i santi Paolo, Jacopo, Girolamo, Battista, Pietro,
Andrea e Mattia. Nella parte inferiore gli episodi della miracolosa nevicata
estiva legata alla costruzione della chiesa, al papa Liberio e al patrizio
Giovanni.
Entrando nella chiesa dobbiamo soffermarci
su alcuni capolavori. Nell’abside affreschi di profeti opera di Pietro
Cavallini, Cimabue o Giotto giovane. Nella confessione reliquia della culla di
Betlemme. Nella navata di destra si trova la cappella Sistina voluta da Sisto V
opera di Fontana. Nella navata di sinistra si trova la cappella Paolina o
Borghese ordinata da Paolo V al Ponzio. Questa è l’unica delle quattro
basiliche ad avere la porta santa a sinistra e non a destra come tutte le
altre.
Nessun commento:
Posta un commento