Il palazzo del Collegio Romano nella piazza omonima.
Si è inaugurato il 29 aprile nell’aula magna del liceo Classico Visconti in piazza del Collegio Romano il Wunder Musaeum, museo di arte e scienza erede del Collegio
Romano che il gesuita Atahanasius Kircher creò nel 1651 proprio in
quell’edificio. La sfera armillare, antichi volumi, il telescopio del Seicento, circondati da quattro maestosi obelischi in legno. Il museo è stato creato con il
contributo della Fondazione Roma. Oggi la collezione originale è dispersa in 35
musei di cui 5 romani. “Non si poteva dire di aver visto Roma nel Seicento se
non si visitava il Collegio Romano” ha detto la preside Clara Rech.
Il Collegio Romano fu istituito da Sant'Ignazio
di Loyola nel 1551, per volontà di papa Gregorio XIII Boncompagni fu costruita,
dal 1582 al 1584 la sede definitiva in questo palazzo, il progetto è del
fiorentino Bartolomeo Ammannati.
Nel 1623, a seguito della canonizzazione di sant'Ignazio di Loyola, il
cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV, finanziò la costruzione
della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola che fu progettata da Orazio Grassi,
mentre la volta fu affrescata da Andrea Pozzo.
Foto del cortile interno del liceo Visconti.
Nel 1651 fu
iniziata una raccolta di antichità classiche, reperti preistorici ed
etnografici da padre Athanasius Kircher studioso di matermatica, fisica e
lingue orientali. Venne curato un gabinetto astronomico e fisico per il quale
nel 1787 venne edificata una torretta detta dell'Osservatorio. La biblioteca
del Collegio confluì nella Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II oggi a
Castro Pretorio. Nel 1870 con la breccia di Porta Pia e il trasferimento della
capitale a Roma si ebbe l'abolizione dell'asse ecclesiastico, di conseguenza,
il palazzo fu adibito a caserma dei bersaglieri e subito le aule vennero
adibite a Liceo intitolato a Ennio Quirino Visconti illustre archivista, conservatore del museo Capitolino, professore di
archeologia all'università di Parigi, membro del governo durante il periodo
napoleonico.
Attualmente
l'ala orientale del palazzo ospita la sede centrale del Ministero dei Beni e
Attività Culturali dalla sua istituzione (1974), mentre l'ala che affaccia
sulla piazza omonima ospita il liceo classico Ennio Quirino Visconti.
La facciata
fu progettata in proporzioni gigantesche da Paolo Maruscelli, è
divisa in tre corpi: quello centrale è più alto a tre piani, mentre i due
laterali sono a due piani, con sopra un attico. Sulla destra si eleva la torre
Calandrellii, costruita nel 1787 per le osservazioni astronomiche. La parte
centrale presenta due grandiosi portali, quello di destra è murato, quello di
sinistra è in asse con il cortile interno. Al di sopra lo stemma di Gregorio
XIII e la lapide che ricorda la fondazione del Collegio. Al terzo piano c'è un
orologio che un tempo segnava l'ora esatta a tutti gli orologi di Roma. Sopra
ancora una balaustra sulla quale si elevano una loggia con cupolino per la
campana che segnava l'inizio delle lezioni e due edicole per le meridiane.
Il Liceo ebbe
una sezione femminile dal 1890, durante il fascismo fu una delle voci critiche
al regime, a testimonianza di ciò il prof. di storia dell'arte Raffaele
Persichetti morirà nella difesa di porta San Paolo all'indomani dell'8
settembre 1943. Recentemente è stata restaurata la facciata e il cortile
interno dove è stato ripristinato il mattonato spinato.
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